mercoledì 11 gennaio 2017

La cena di Natale di Io che amo solo te (L. Bianchini)

Natale è stato archiviato ma Luca Bianchini è riuscito a farmi tornare indietro di qualche settimana per immergermi nuovamente in quell'atmosfera festosa del periodo appena archiviato.
E mi ha fatto sorridere raccontando le vicissitudini dei personaggi proposti nel libro precedente, Io che amo solo te, che tornano ad essere di nuovo protagonisti.

La cena di Natale di Io che amo solo te è proprio l'appuntamento natalizio di tutti quei personaggi che l'autore ha fatto conoscere in precedenza e che ritrova con le loro caratteristiche, le loro particolarità ed anche con le loro fragilità.

Ecco, dunque, che l'arrivo della neve a Polignano a Mare porta un pizzico di novità per tutti gli abitanti. 
Per qualcuno, in particolare, la novità arriva per altra mano: è Matilde che riceve un anello con smeraldo da suo marito, don Mimì che la omaggia in questo modo senza dare lo stesso peso che a quell'anello darà sua moglie. Per lei è un segno del suo rinnovato amore. Per lui è un modo per scusarsi di averla trascurata. 
Perchè don Mimì la trascura, ed anche parecchio, soprattutto per via di quella Ninella (consuocera in quanto madre di suo genero) che è stata il suo grande amore e che ancora ha un posto speciale nel suo cuore.
Matilde, rinfrancata nell'animo da un così prezioso ed inaspettato dono - peraltro consegnato anche in anticipo sui classici tempi natalizi - decide di voler approfittarne per mettere al tappeto quella che sa essere la sua rivale al cospetto di don Mimì: pensa di sfoggiare quella meraviglia di anello nel corso di una sontuosa cena, la cena di Natale, che intende organizzare in fretta e furia con l'intenzione di fare, però, non bella ma ottima figura con tutti gli inviati che dovranno morire d'invidia per la manifestazione d'amore di suo marito e, allo stesso tempo, per il banchetto che sarà offerto.
Ninella, da parte sua, accetta con entusiasmo l'invito, se non altro per trovarsi nella stessa stanza con il suo grande amore: cinquant'anni, vedova, bella donna, madre di due figlie, Ninella prova le stesse sensazioni di una giovane innamorata pur sapendo che quello non è il suo uomo, non del tutto almeno.

Attorno al tavolo della Firsth Lady (è questo l'appellativo di Matilde) si troveranno personaggi persi nei loro pensieri, tutti legati l'uno a l'altro, e pronti a portare un pezzetto di se per arricchire una storia simpatica, che sembra la parodia di una cena di Natale dei tempi moderni in una grande famiglia.
Ci sarà l'adolescente Nancy che, terrorizzata dall'idea di essere ancora illibata, pensa al modo per poter diventare una come le altre perdendo con onore la sua verginità.
Ci sarà un uomo schiacciato tra una moglie probabilmente incinta ed un'amante probabilmente incinta. Ci sarà un ragazzo gay, figlio di Matilde e don Mimì, che prova sentimenti contrastanti per un Innominato e che darà una svolta alla sua vita, almeno per quanto riguarda questa controversa figura. Ci sarà anche una zia irriverente, un ragazzo intraprendente pronto a consegnare prodotti congelati ma anche ad intrattenere la bella cliente e tanto altro ancora.

E' un libro che si legge in fretta: lo stile di Bianchini è leggero ma pungente, ironico quanto basta per far sorridere ma anche per trasmettere tutta la tristezza che può essere celata dietro ad un sorriso di circostanza.

Il personaggio che più mi ha emozionata è stato quello di Ninella: l'ho immaginata con la sua tinta bionda non proprio azzeccata, alle prese con due figlie (una sposata da poco ed un'adolescente) con i loro pensieri ed i loro problemi ma ho anche percepito la sua emozione ed il battito del suo cuore per un contatto casuale ma non troppo, per un bacio rubato, per una promessa mai avuta.

Per poter meglio afferrare le vicissitudini dei personaggi consiglio di leggere prima l'altro libro, Io che amo solo te
Per chi, invece, volesse partire da qui credo di poter dire che la storia si regge comunque, anche senza la puntata precedente che, però, darebbe completezza. Ci sono alcuni riferimenti a vicende precedenti che, se manca il primo libro, qui restano solo accennate.
Lettura divertente e leggera ma, a ben guardare, non banale. 

Ps. ci sono tutti gli ingredienti giusti per pensare che si possa avere un seguito!

Con questo libro partecipo alla gara di lettura The Hunting Word Challenge.
 
Nel titolo compare la parola NATALE ed un ALBERO DI NATALE è illustrato in copertina.

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