venerdì 10 aprile 2015

Mi piace Spiderman... e allora? (G. Vezzoli) - Venerdì del libro

Provo a descrivere la scena: mia figlia che smette di leggere e si dirige verso di me con il suo libro in mano e lo sguardo di chi ha voglia di un importante riscatto... Non so se rendo l'idea ma è quanto accaduto l'altra sera mentre la principessa di casa stava leggendo il libro Mi piace Spiderman... e allora? di Giorgia Vezzoli con illustrazioni di Massimiliano di Lauro.

Si avvicina a me e mi mostra una pagina... dopo avermi dato il tempo di leggere mi dice: "Visto?".
Quel "visto?" non era tanto per me... quanto lo strumento con cui - credo - volesse riscattarsi nei confronti di chi ancora sostiene che le bambine debbano giocare con le bambole e vestire di rosa mentre i maschi devono giocare con mostri e macchinine prediligendo abiti di colore blu. 
Il libro ci è arrivato in dono in occasione dell'iniziativa Regala un libro per Natale, spedito da Caterina che l'ha scelto per noi assieme ai suoi figli... Fin da subito mia figlia aveva manifestato un certo feeling con questo libro e, pur avendolo lasciato sedimentare per un po', l'altra sera lo ha preso tra le mani ed ha iniziato a leggerlo con attenzione fino a fare proprie le considerazioni che l'autrice ha abilmente trasmesso.

La protagonista è una bambina che parla in prima persona e si esprime proprio come una bambina della sua età perchè, così dice di se
Mi chiamo Cloe e ho sei anni. So leggere e scrivere già abbastanza bene ma le parole le scrive la mia mamma. Funziona così: io le dico quello che voglio dire e lei lo mette sul computer.
Chiaro, no? E con questa modalità espressiva che Cloe racconta la sua esperienza: è una bambina a cui piace Spiderman e che, a volte (anzi... spesso) per questo viene presa in giro dai suoi compagni. Soprattutto quando va a scuola con la cartella di Spiderman che a lei piace tanto (ma che anche il cartolaio pensava che fosse per suo fratello, non per lei!)
A lei piace indossare anche la maglietta di Spiderman, giocare con i mostri, con gli aereoplanini o le costruzioni colorate e spesso questo comporta dei commenti poco gradevoli da parte dei suo compagni di classe e non solo. Ma Cloe è una bambina che non solo ha carattere ma si confronta con i suoi genitori e sa che su di loro può contare. Sono dalla sua parte e le spiegano che non ci sono giochi da maschi o giochi da femmine ma che ci sono giochi... e che lei (come ogni altro bambino o bambina) può fare ciò che più le piace o la diverte.

E qui arriva la parte che mia figlia ha voluto sottoporre alla mia attenzione:
Con il suo libro tra le mani, caricata della stessa carica di Cloe, se n'è tornata a leggere con maggiore sicurezza e sempre più convinta che le scelte (le sue... ovviamente il discorso l'ha declinato in prima persona) debba farle sulla base di ciò che le piace non sulla base di ciò che gli altri ritengano opportuno che debba piacere ad una femminuccia.

Le è così tanto piaciuto che quando le ho chiesto se avesse qualche suggerimento per il Venerdì del libro di oggi non ha avuto dubbi. L'autrice ha colpito nel segno visto e pur non avendolo acquistato in modo mirato per approfondire volutamente la tematica degli stereotipi di genere, è arrivato tra le mani di mia figlia nel momento giusto. A nove anni inizia a venir fuori la sua personalità: perchè dovrei dirle che la tuta da ginnastica deve essere per forza quella con i profili rosa ed i brillantini piuttosto che quella blu con i pofili verdi, che tanto esaltano il colore dei suoi occhi? E che ha scelto lei perchè le piaceva tanto?

Purtroppo spesso ci si trova a combattere con un retaggio culturale dal quale si fa fatica a venire fuori: spesso ho sentito genitori - anche a noi molto vicini - dire al proprio figlio di lasciar stare le bamboline della sorellina perchè sono giochi da femminucce... giusto per fare un esempio classico! In casa ho sempre cercato di trasmettere serenità ai miei figli anche rispetto a scelte che, per il sentire comune, potrebbero essere un po' contro corrente. Perchè privare mio figlio del gusto di essere amorevole con una bambolina che immagina possa essere sua figlia? Perchè limitare il suo estro quando si sente in vena di inventare un vestitino nuovo per la bambola di sua sorella, usando stracci e ritagli? Perchè togliere a mia figlia il gusto di collezionare le figurine dei calciatori o di realizzare un trattore con le costruzioni?
Non ne vedo il motivo...

Detto questo... ora che ho qui davanti a me mi pare di notare un dettaglio... la copertina del libro non è quella che mia figlia mostra nella foto sopra... eh no... la copertina è questa:
La signorina ci ha appiccicato sopra degli adesivi... stelline sorridenti, lune altrettanto sorridenti, un sole con il rossetto che dispensa un sorriso ammicante... Il libro le è prorio piaciuto, si si! ;-)

Questo post partecipa anche al blogstorming.

20 commenti:

  1. Concordo pienamente con te: i bambini devono essere lasciati liberi di giocare con quello che voglio, gli stereotipi su "cose da maschio e cose da femmina" non mi sono mai piaciuti! Una proposta davvero interessante!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ieri sera l'abbiamo anche letta con l'ometto di casa... l'ho visto molto attento ed anche se ha cercato di non darlo a vedere... bhè... ci ha riflettuto parecchio su questa cosa della cartella di spiderman ad una femmina... e alla fine mi ha chiesto se io ho mai giocato a calcio da ragazzina!

      Elimina
  2. Non è affatto facile non cadere negli stereotipi maschio-femmina quando si tratta di vestire, giocattoli e gusti personali. Ma credo che poco a poco la società va cambiando. Forse lo vedranno i nostri nipoti, noi carichiamo con il bagaglio dei nostri nonni! Brava tua figlia che ha capito il senso del libro e spero non si lasci influenzare da nulla e nessuno!
    Bel consiglio letterario!
    Kly

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti mia suocera è una di quelle che ancora dicono che i maschietti devono essere vestiti di blu e le femminucce di rosa... ci vuole tempo ed apertura mentale... piano piano...

      Elimina
  3. Non è affatto facile non cadere negli stereotipi maschio-femmina quando si tratta di vestire, giocattoli e gusti personali. Ma credo che poco a poco la società va cambiando. Forse lo vedranno i nostri nipoti, noi carichiamo con il bagaglio dei nostri nonni! Brava tua figlia che ha capito il senso del libro e spero non si lasci influenzare da nulla e nessuno!
    Bel consiglio letterario!
    Kly

    RispondiElimina
  4. Questo libro è piaciuto tanto anche a noi, tra tante principesse rosa questa piccola con lo zaino di Spiderman è una vera boccata d'ossigeno.
    Elisa

    RispondiElimina
  5. cara stefi... grazieeeeee di questo suggerimento! lo cercheremo anche noi, perché ... mi sa che le due "novenni" hanno la stessa sensibilità al di fuori degli stereotipi di genere... tema del mese di genitoricrescono apppunto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...ho seguito il tuo consiglio per il tema del mese, mia cara Monica... mi era sfuggito, sai? G R A Z I E della dritta!

      Elimina
  6. Mi piace questo libro e me lo segno! Bravissima tua figlia che sceglie la tuta blu con i profili verdi e non si lascia convincere che è da maschio :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....a dire il vero sta anche tentando di donare a suo fratello un paio di scarpe da tennis nere con qualche profilo rosa ma è più dura. soo sue ma le sono diventate piccole... abbiamo cercato un compromesso: visto che anche le stringhe sono rosa, un bel rosa elettrico, le cambieremo con quelle verde fluo... così pare che si stia convincendo.

      Elimina
    2. Per i maschi è un po' più difficile. Tra di loro si condizionano a vicenda e pure il mio è convinto che alcune cose siano da femmina, punto! Maglie rosa? Neanche per sogno... Non è facile combattere con le convinzioni degli amichetti

      Elimina
  7. Libro molto divertente, l'abbiamo letto anche noi!
    Silvia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I miei non si stancano mai di leggerlo. E' molto gettonato in questo periodo.

      Elimina
  8. Cara che libro carino! Anche per un regalo è una bella idea.
    E poi sai una cosa? Io mi riconosco molto in tua figlia, ero un pò come lei alla sua età, mi piacevano gli adesivi, le stelline, i cartoni animati di Candy Candy, si, ma anche i jeans e le felpe unisex tanto per fare un esempio e seguivo il calcio con papà :-)

    Buon fine settimana :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se penso alla mia infanzia ricordo che dicecevo spesso a mia madre che avrei voluto nascere maschio... non so dirti perchè ma questo me lo ricordo bene! E ricordo anche che da adolescente ho anche avuto un motorino "da maschi", con le marce, mentre tutte le mie amiche avevano un Ciao o un Si... da femmine! Mi divertivo un sacco con quel catorcio!

      Elimina
  9. Ciao, qui da noi la situazione è un po' diversa: io vesto mia figlia perennemente in tutta e scarpe da ginnastica e lei mi ha detto: "Mamma ma quando me la compri una gonna?".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...allora il libro è adatto per la mamma, ma al contrario ;-)

      Elimina
  10. Il messaggio di questo libro è molto bello ed importante.
    La libertà è sacra ed essere liberi di essere se stessi, nel gioco come nel vestire credo sia fondamentale per dei bambini.
    Inoltre, in questo modo si capisce anche che tutte le scelte, anche quelle meno comuni, sono accettabili e non devnon essere criticate o denigrate.
    Insomma, si insegna anche il rispetto dell'altro!
    Mio figlio inizia ora a percepire le differenze di genere, sforzandosi di non indossare le magliette viola o fucsia che gli piacciono perchè i compagni lo prendono in giro..ed ha solo 3 anni! Noi supportimao ma non è facile, anxche perchè lui vorrebbe maglie viola ma ssenza pizza e lustrini o principesse!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mio figlio si fa molto trasportare dai suoi compagni e fa sempre il macho. E a volte mi fa rimanere di stucco oltre che sorridere... Oggi, ad esempio, scendevamo dall'auto per andare a fare la spesa e lui ha detto a sua sorella: "Lascia fare a me con lo sportello della macchina... sono un maschio, i maschi devono fare queste cose per le femmine!". Le ha aperto e chiuso lo sportello ed ha chiuso anche il mio... pensa te!

      Elimina