Visualizzazione post con etichetta erickson editore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta erickson editore. Mostra tutti i post

domenica 8 maggio 2016

Nuovi arrivi#25 e in biblioteca#24

Sul finire di questo giorno, nel quale si festeggiano tutte le mamme, mi concedo un post veloce veloce per un aggiornamento sui nuovi arrivi.
Due dei quattro sono proprio legati alla festa della mamma visto che li ho donati alla mia, di mamma. Non che fosse necessaria un festa per donarle dei libri... ma visto che c'era questa occasione ho approfittato.

Le ho regalato Pesce d'aprile e Quando il respiro si fa aria: due storie vere, due testimonianze di vita, di sofferenza, di coraggio e di speranza. Visto che oltre a letture su temi di attualità mia madre ama le storie vere, ho pensato che potessero essere adatti. Ovviamente poi li chiederò in prestito ;-)

Domani cambio (davvero) mi è stato inviato dalla casa editrice Erickson che ringrazio: promette una spinta motivazione che non mi farebbe di certo male. Lo leggerò molto volentieri appena mi sarà possibile.

Il quarto ed ultimo libro arrivato a casa mia questo mese è Nessuno sa di noi, di Simona Sparaco. Lo sto leggendo in questi giorni e credo che lo terminerò a breve, stasera stessa se avrò la forza di mettermi a leggere in attesa che l'asciugatrice mi restituisca il bucato asciutto!
E' una lettura non semplice che mi trasmette un bel po' di tristezza. Ma saprò essere più precisa da qui a breve.

E' arrivato di recente anche Cronista da marciapiede: un libro scritto da un mio collega giornalista che narra la storia professionale di un altro collega, oggi arrivato a più di cento anni d'età.
Ecco l'autore durante la presentazione a cui ho partecipato. Ho una copia con dedica e - mea culpa - non ho ancora avuto modo di parlarne come faccio di solito, dopo ogni incontro con un autore. Prometto di farlo presto. E di leggerlo subito dopo in modo da poterlo recensire, senza limitarmi alla sola esperienza della presentazione. 

Ho in programma in questa settimana un giretto in un paio di biblioteche dove devo restituire altrettanti libri che ho letto ed avevo preso in prestito. Questo vuol dire che arriverà qualche altra lettura. Ne parleremo a temo debito.

Sono le ore 22.50: sono ancora in tempo per fare gli auguri a tutte le mamme. Ed è sempre tempo per augurare a tutti buone letture!

venerdì 29 aprile 2016

Il web è nostro (A. Fogarolo) - Venerdì del libro

Una guida per ragazzi svegli che mi piacerebbe vedere in ogni casa in cui c'è qualcuno che usa la rete. Ragazza/o o adulto che sia. 
O meglio, che mi piacerebbe vedere tra le mani, in lettura, di ragazzi e non solo.
Perchè anche agli adulti avere una guida così chiara e semplice ma allo stesso tempo importante non farebbe di certo male!
Il web è nostro, la guida per ragazzi svegli scritta da Anna Fogarolo ed edita da Erickson nella collana Capire con il cuore è un concentrato di informazioni preziosissime che - ne sono convinta - non tutti coloro che navigano nella rete conoscono.

E' un guida scritta pensando, come destinatari privilegiati, i più giovani. Viene raccontata una storia che non è affatto lontana da ciò che può succedere nella realtà a chi usa internet, social network annessi e connessi. Una storia in cui i protagonisti sono dei ragazzini che somigliano molto ai nostri figli, compiono gli stessi errori che i nostri figli potrebbero compiere ed hanno bisogno di conoscere nozioni importanti, proprio come i nostri figli!

Nelle more del racconto vengono proposti degli approfondimenti, fornite delle spiegazioni che non sono mai pesanti e che li aiutano a comprendere le potenzialità ma anche i rischi di un uso sconsiderato della rete.
Fumetti, quiz, laboratori, proposte di attività si alternano al racconto e questo rende il libro molto dinamico e davvero stimolante per chi ha, ovviamente, orecchi per sentire. Perchè se un giovane lettore un po' presuntuoso, certo di sapere tutto, approccia questa lettura come se si dicessero cose scontate allora qualche cosa potrebbe andare perduto.
Diverso è il discorso, invece, di un lettore che voglia avere gli strumenti necessari per avere maggiore consapevolezza nell'uso della rete e per sfruttarne appieno le potenzialità tenendosi alla larga dei tanti pericoli che sono celati dietro ad un www.

Devo dire che alcuni concetti sono ripetuti più volte e c'è il rischio di considerare l'autrice ripetitiva ad una lettura superficiale. Io mi sento di dire, invece, che ripetere in più punti di non sfare un uso sconsiderato di foto, video e immagini sia solo un rafforzativo per creare maggiore consapevolezza nel lettore più giovane.  

Testo scritto in modo scorrevole, chiaro ed efficace, mai banale, suggerisco questa lettura per il Venerdì del libro di oggi.

Nelle ultime pagine vengono proposti numeri e siti utili...

 ...e non manca un glossario utile per dialogare con adulti che non siano troppo moderni sul fronte delle tecnologie, in modo da potersi capire senza dover ricorrere ad un interprete!
Molto utile per gli adulti anche la parte finale, nella quale vengono forniti dei suggerimenti tutt'altro che scontati, per stare accanto ai nativi digitali aiutandoli ad imparare ad usare il web senza rischi, per diventare dei fruitori consapevoli delle sue infinite potenzialità. Sono indicati anche alcuni campanelli d'allarme, comportamenti che dovrebbero farci drizzare le antenne in modo particolare. Ho trovato questa guida molto utile. Io non sono del tutto digiuna di argomenti legati ad un uso consapevole della rete. Ho sempre cercato di essere informata per poter essere io un fruitore consapevole dalla rete ed essere, poi, un buon compagno di viaggio per i miei figli. 
Eppure, ho davvero trovato utile una lettura di questo tipo. Lettura che consiglio ai giovani ma anche agli adulti senza vergogna. Come dice l'autrice, nessuno di noi è nato imparato e non ci si deve vergognare nel cercare di conoscere, o conoscere meglio, ciò con cui si ha poca dimestichezza o che si vorrebbe approfondire.
 
Con questo libro partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n.1: un libro pubblicato nel 2016.
***
Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli
Anna Fogarolo
Erickson editore - Collana Capire con il cuore
euro 15.00 disponibile qui a prezzo scontato

domenica 3 aprile 2016

Parlare di ISIS ai bambini (Pellai, Morin, Mazzeo, Montanari a cura di D. Ianes)

Non è un tema semplice da affrontare tra adulti. Tanto meno con i bambini. Parlare di ciò che sta accadendo nel mondo, delle immagini che la televisione propone quotidianamente con i bambini è un'impresa davvero difficile. Per me, almeno. 

Ma più che cambiare continuamente canale, più che evitare i telegiornali o le trasmissioni che parlano di questi temi, credo che sia necessario informarsi, conoscere, capire per poi poter avere qualche strumento in più per dare delle risposte che possano essere convincenti, verosimili (perchè credo che non si possano dire cose non vere giusto per soddisfare in malo modo una legittima curiosità) e, soprattutto, a misura di bambino.
Così, quando ho avuto l'occasione di leggere il libro edito da Erickson Parlare di ISIS ai bambini non ci ho pensato due volte ed ho iniziato a farmi una cultura
Il libro aiuta gli adulti a spiegare ai bambini in modo chiaro, semplice e completo una questione complicata come l’ISIS e il terrorismo islamico.
Questo è quanto si legge nella presentazione che la casa editrice propone. Questo è l'obiettivo del libro: essere d'aiuto, fornire qualche strumento in più. I destinatari di un libro di questo tipo non sono solo i genitori ma, in generale, tutti coloro che hanno a che fare con i bambini e che hanno, nei loro confronti, una certa responsabilità educativa. Genitori in primis, dunque, ma anche insegnanti che nel loro quotidiano si trovano accanto ai bambini anche in situazioni difficili come possono essere quelle legate ad atti terroristici, a morti, a tragedie che a loro arrivano in modo indiretto, ma arrivano.
Cosa rispondere davanti ad una richiesta di spiegazioni? Come rispondere per rasserenare un bambino che ha diritto di vivere serenamente la sua esistenza anche quando attorno a se si verificano situazioni che possono minacciare la sua quotidianità? 
Ecco, questo libro fornire elementi che poi ognuno potrà utilizzare per relazionarsi con i più piccoli.
Non solo, secondo me le nozioni che vengono fornite sono utili anche a chi non ha un contatto diretto con i bambini: il libro è strutturato in diverse parti, la più corposa delle quali è quella che fornisce dati storico-culturali che servono a comprendere.
Comprendere. Qui è la chiave di volta. Per affrontare argomenti così delicati prima bisogna conoscere, informarsi, capire le dinamiche che sono alla base di ciò che accade. Questo libro aiuta a fare ciò: ad apprendere nozioni, ad orientarsi ed a riflettere per poter poi confrontarsi in modo sereno con i più giovani ed aiutarli a, loro volta, a comprendere.  

Nella parte iniziale del libro viene proposta una riflessione sui comportamenti da tenere quando ci si trova ad affrontare tematiche di questo tipo, gli atteggiamenti da tenere al di là dei contenuti da proporre. 
Per quanto riguarda i contenuti bisogna passare alla sezione successiva, quando viene spiegato di chi se di cosa di sta parlando. Viene proposto un escursus storico con approfondimenti arricchiti anche da note inserite per permettere ulteriori approfondimenti. 
Nell'ultima parte vengono proposti spunti per riflettere su questi temi per poter comprendere l'ISIS e tutto ciò che rappresenta, nella sua complessità.

Trovo che questo libro non vada letto una volta ed accantonato per sempre. E' uno di quei libri che vanno approfonditi con calma e presi in mano più volte.

Non c'è da aspettarsi di trovare una risposta immediata ad interrogativi quali Mamma come mai c'è chi uccide così tanta gente? Perchè lo fa? Cosa si può fare per fermare queste persone?
Non è un libro con domande e risposte. No. Gli strumenti forniti al lettore non sono risposte preconfezionate ma argomenti da fare propri, su cui riflettere e modulare a seconda di come, poi, ci si pone nei confronti dei propri figli o studenti.

E' un libro che aiuta a conoscere e riflettere per poi avere maggiori elementi su cui basare le proprie risposte che, però, devono essere le risposte personali di ognuno, non risposte universali. 

Non è una lettura semplice, visto l'argomento non poteva essere altrimenti. Certi meccanismi sono difficili da comprendere anche per gli adulti. Ma è senza dubbio un aiuto per chi, come me, si sente impreparata sull'argomento.

Con questo libro partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n.1: un libro pubblicato nel 2016.
***
Parlare di ISIS ai bambini
Pellai, Morin, Mazzeo, Montanari a cura di Dario Ianes
Erickson Editore
14.50 euro - disponibile qui a prezzo scontato

lunedì 16 novembre 2015

Mille e una famiglia (E. Maùti)



Ogni famiglia è speciale. E' vero. Più che vero. Lo è nella sua normalità così come nella sua unicità.
Lo è se si ha un fratellino in affido, se mamma e papà adottano un bambino, se di bambini non ce ne sono o se ce ne sono molti. Insomma, tante famiglie, tutte speciali, ognuna unica.
E' questo il messaggio di fondo attorno al quale si snodano le storie raccontate da Elisabetta Maùti nel libri Mille e una famiglia. Favole per spiegare ai bambini che ogni famiglia è speciale.
Molto graziose e colorate le illustrazioni di Laura Desirée Pozzi. Un elemento in più per rendere gradevole la lettura ai più piccoli.
Noi le abbiamo lette come storie della buonanotte ma ho visto che i miei bimbi hanno manifestato un interesse particolare. L'ometto di casa, che puntualmente si addormenta a metà, il mattino dopo mi ha puntualmente chiesto ogni volta "...ma... hai finito a leggerci la storia? Come andava a finire?" con la sorella che, altrettanto puntualmente, nel raccontare il finale, non è mancata di sottolineare che "... tu ti sei addormentato a metà!".
Lei, invece, più grandina, spinta dalla curiosità, ha deciso di accelerare i tempi di lettura (io avevo proposto una storia a sera) e il libro se l'è letto da sola.
Nel suo formato orizzontale - molto gradito anche questo - il libro contiene 13 storie che raccontano situazioni comuni a tante famiglie. L'affido, l'arrivo di una nuova compagna per papà, la difficoltà di staccarsi dai genitori, la perdita di una persona cara, la gelosia tra fratelli e tanto altro... questi i temi trattati con storie che propongono personaggi simpatici, resi ancora più simpatici dalle illustrazioni.
Ogni storia è introdotta da un consiglio di lettura per gli adulti ed ognuna si presta per aprire un momento di confronto con i propri figli.
Io ammetto di non aver usato questo libro a mo' di saggio scolastico: lettura - riflessione - confronto.
Eh no... sono pur sempre storie che devono arrivare a stimolare la fantasia dei bambini, prima che la riflessione. Quella pure ci può stare ma non in modo forzato o sistematico.

Ecco, dunque, che lette le storie, nei giorni successivi abbiamo avuto modo di riprendere qualcuno di quegli argomenti proprio aiutandoci con quello che delle storie ai bambini era rimasto.

La pentola che non sopporta il coperchio ma che non può stare senza di lui... a che ci fa pensare? A due fratelli che litigano sempre quando sono vicini ma che poi soffrono la lontananza... ecco, questo è un esempio...

***

Mille e una famiglia

Elisabetta Maùti

Erickson Editore - collana Capire con il cuore

euro 15.50 - acquistabile qui ad un prezzo speciale

martedì 20 gennaio 2015

Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli (A. Madison)

Eh si... prima o poi quel momento arriva! Il momento in cui parlare ai nostri figli di sesso e tutto ciò che vi gravita attorno. 
La mia bambina ha nove anni... suo fratello sette: non è ancora il momento di affrontare in modo compiuto certi argomenti ma a nove anni (a sette non ancora) i bambini iniziano a farsi delle domande anche se in modo estremamente ingenuo. Così, quando ho avuto occasione di leggere il libro edito da Erickson Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli, ho pensato che potesse essere un modo per prepararmi.

Il libro è scritto da un'autrice di 25 anni che, nel presentarsi, dice chiaramente di non volere dare consigli assoluti sul "come fare" soprattutto perchè di figli non ne ha ma, da studiosa, e da persona non troppo lontana dall'età critica dell'adolescenza, fornisce un valido aiuto a chi si trova - o si troverà - a dover affrontare un argomento di questo tipo con un adolescente.

Non si tratta di un romanzo. Non è questo il discorso. Si tratta di una serie di consigli e di approfondimenti su come affrontare determinati argomenti - modalità, tempistiche, linguaggio, atteggiamento da tenere - che a volte possono essere motivo di imbarazzo per un genitore.

L'autrice sollecita in più modi il lettore a "farsi coraggio" nella consapevolezza che non sempre affrontare tematiche legate al sesso, con i propri figli, possa essere facile. Tutt'altro. Invita a superare l'imbarazzo iniziale e ad essere naturali nel porsi nei confronti del giovane interlocutore/interlocutrice.

Io, onestamente, ho sempre pensato che non ci siano regole standard valide per tutti nel parlare con i propri figli, nell'affrontare tematiche delicate o spinose come questa e resto della mia posizione.
In alcuni punti, nel leggere questo libro, ho pensato che alla fine non viene detto nulla di nuovo ma si mette ordine su una serie di assunti che ben si conoscono ma che, a volte, si tende a lasciare in secondo piano.

La necessità di stare vicino ad un adolescente in un periodo così delicato della sua vita e rispetto ad una problematica che, comunque, lo riguarderà da vicino prima o poi è una consapevolezza che credo appartenga ad ogni genitori per cui non sia necessario leggerlo da un libro! Questo non vuol dire, però, che non si possa essere aiutati da spiegazioni e approfondimenti che, poi, ognuno potrà declinare nel modo che più si confà alla sua situazione: ogni ragazzo, ogni ragazza ha una diversa sensibilità, un diverso carattere, diverse aspettative da un dialogo con suo padre o sua madre per cui torno a ripetere che non possono esserci delle regole standard da applicare alla lettera, valide per tutte in assoluto. La maturità di un genitore sta proprio nel sapersi misurare con suo figlio/sua figlia facendo tesoro delle spiegazioni e dei suggerimenti forniti da un libro come questo ma mettendoci anche molto di suo... Non ci si può relazionare con un figlio come se si recitasse a memoria una poesia! Ecco, dunque, che un libro così va preso come un aiuto per poi mettersi in gioco in prima, primissima persona!

Diversi sono gli argomenti affrontati, partendo da considerazioni che arrivano da reali esperienze di adolescenti. Non manca la sezione più scientifica, quella in cui si parla di malattie legate alla sessualità, ai rischi di rapporti non protetti, alle modalità di utilizzo delle protezioni e tutto il resto. 

Lettura utile, che mi sarà ancora più utile tra qualche tempo... quando i tempi saranno maturi...
*** 
Parlare di sesso con i propri figli. Renderli consapevoli per proteggerli
Amber Madison
Erickson Editore
16.00 euro

venerdì 20 dicembre 2013

Ricette spaziali (M. Colli, G. Mauri, E. Verri)

Sono ancora in tempo per suggerire un libro da mettere sotto l'albero di Natale? Spero di si perchè il libro "Ricette Spaziali", Erickson Editore, merita proprio! E per questo Venerdì del libro pre-natalizio mi sembra proprio adatto.
E' un libro molto carino che aiuta i più piccoli a capire, in modo divertente, cosa fare per seguire un'alimentazione corretta e sana. 

Grazie all'arrivo di un piccolo esserino spaziale, un normale famigliola si trova alle prese con la necessità di nutrilo... E come fare? Non si può certo rimpinzare di schifezze di ogni genere perchè... suona un campanello d'allarme visto che cambia di colore ogni volta che prova malessere dovuto al mal di pancia... e non è un bello spettacolo!
Ecco, dunque, che bisogna nutrirlo con alimenti sani, nutrienti, golosi si ma non pesanti o poco salutari. E nel leggere la storia i bambini imparano quei comportamenti che poi possono adottare nella loro vita.

Il libro è stutturato in modo vario e divertente, con delle schede struttura come dei quiz a cui rispondere con una x sulla risposta che si ritiene giusta ma anche con dei giochi da ritagliare e da fare con gli amici o con mamma e papà. Il tutto aiuta i lettori più giovani ad imparare comportamenti positivi in fatto di alimentazione. E poi ci sono anche delle ricette semplici e gustose che gli stessi bambini - con l'aiuto di mamma o di papà - possono realizzare per la loro soddisfazione non solo dello stomaco ma anche dello spirito.

Ma l'alieno cosa fa? Si diverte? Gioca? E' contento? Molto dipende da come mangia, lo si capisce dalle prima pagine ed è questo il leit motiv dell'intero libro. Cresce... si si, cresce... ed è tutto da vedere grazie anche alle simpatiche immagini che completano la sotria.

E' un libro che suggerisco caldamente, che sono contenta di aver letto e che vorrei trasformare presto in qualche cosa di concreto non solo in termini di comportamenti a tavola ma anche di ricettine. Per il momento l'ho letto io ma lo proporrò presto (ora è alle prese con un'altra lettura) alla principessa di casa.... 

Con questo libro partecipo anche alla gara di lettura Io leggo italiano che, con il finire dell'anno, volge verso la fine. 

venerdì 10 maggio 2013

Giochi e attività nel bosco e in città (Monika, Petra e Ursula Bezdek) - Venerdì del libro

Siamo oramai a metà maggio e le belle giornate dovrebbero (dico dovrebbero) essere arrivate. Con loro, la voglia di stare all'aria aperta e di giocare non più tra quattro mura bensì in mezzo alla natura. Quando possibile, ovviamente.
Leggendo il volume "Giochi e attività nel bosco e in città" mi è venuta una gran voglia di stare all'aria aperta con i miei bimbi e di godermi ogni attimo con loro.
Si tratta di un libro che raccoglie idee per divertirsi ed imparare nella scuola dell'infanzia: è un libro mirato a quella fascia d'età e all'ambiente della scuola ma vi sono riportati dei giochi e delle attività che ben si adattano a situazioni che si svolgano anche al di fuori dell'ambiente scolastico. 
Il libro è strutturato in 18 unità che riportano attività e giochi da fare nei vari ambienti: in città, nel bosco ma anche in giardino o in casa. Vengono proposti giochi che fanno avvicinare i più piccoli alla natura, giochi musicali, giochi più o meno tranquilli ma sempre incentrati sul divertimento.
Due le parti in cui è suddiviso il libro: la prima è "Giocare nel bosco", la seconda "Giocare in città".
Nella prima parte vengono forniti suggerimenti su come familiarizzare con il bosco per passare poi a giochi di movimento, di orientamento e ricerca, giochi di ruolo, attività che portano i bambini a conoscere l'ecosistema "bosco" e poi canti, giochi che mettono in moto tutti i sensi, esperienze notturne e attività legate alle stagioni del bosco.
Nella seconda parte si propone la conoscenza della casa e, per come è impostato il libro, per "casa" si intende la scuola dell'infanzia. Si passa poi alla scoperta dei diversi tipi di casa e dei diversi materiali con cui ogni abitazione potrebbe essere costruita, giochi in cortile, nella via di casa, lungo la strada (ovviamente con la dovuta cautela), in spazi naturali ricavati in città, attività che avvicinano i bambini alla vita amministrativa ma anche alla storia e alla cultura della propria zona compresa la conoscenza di teatri, musei, monumenti, arti figurative e così via discorrendo.

I giochi sono semplici da effettuare (alcuni sono anche piuttosto scontati nel senso che vengono abitualmente fatti in ambiente scolastico e non solo) con spiegazioni lineari e precise. Sono proposte anche illustrazioni, mappe, canzoni con tanto di note musicali. Si tratta di un libro che è indirizzato ad adulti che abbiano il compito, o la voglia, di far trascorrere del tempo ai bambini della fascia d'età della scuola dell'infanzia. Non perchè gli altri non possano giocare ai giochi indicati o partecipare alle attività proposte, ma perchè potrebbero annoiarsi o trovarli, soprattutto in alcuni casi, troppo semplici.

Per questo Venerdì del libro il nostro suggerimento è questo: le autrici - Monika, Petra e Ursula Bezdek (quest'ultima scomparsa nel 2003), sono le fondatrici dell'associazione Eltern-Kind-Programm (programma genitori-figli) di Stockdorf, nei pressi di Monaco di Baviera. Educatrici, animatrici e autrici di numerose pubblicazioni che riguardano l'esperienza della natura e l'apprendimento globale dei più piccoli, coordinano gruppi di genitori e organizzano seminari per insegnanti e famiglie.

Credo proprio che regalerò questo libro alle insegnanti della scuola dell'infanzia di mio figlio: lui è all'ultimo anno ma sono certa che, anche quando lui sarà alla scuola primaria, le insegnanti sapranno far tesoro dei suggerimenti che troveranno tra quelle 143 pagine, per la gioia dei bambini che verranno.
***
Giochi e attività nel bosco e in città
Monika, Petra e Ursula Bezdek
Casa Editrice Erickson
17.50 euro

mercoledì 8 maggio 2013

Le sorgenti del male (Z. Bauman)

Non un romanzo ma un saggio. Nera la copertina, "scuro" l'argomento, o meglio, "oscuro" l'argomento: il male. Quella che viene proposta dall'autore - Zygmunt Bauman - è un'analisi dei quelle che possono essere le origini del male, dei comportamenti malvagi, della cattiveria umana. Un compito non da poco, a dire il vero.
Le sorgenti del male: si tratta di un volume piuttosto snello a vedersi ma i contenuti sono molto impegnativi: in poco più di cento pagine, l'autore conduce il lettore in un viaggio che lo porta ad interrogarsi su come si arrivi a diventare "cattivo". Si è cattivo per natura o lo si diventa? Dove si deve arrivare per trovare l'origine del male che incombe sulla società? Si tratta di una ricerca vana o ci sono margini di successo in tale ricerca? 
Bauman propone un'analisi che pone in primo piano le scienze sociali e parte da un assunto: nel tempo, la storia insegna che il male non nasce da prediposizioni soggettive, innate nei "cattivi" ma da situazioni che hanno reso "cattivi" coloro che potenzialmente avrebbero potuto non esserlo.

Particolare attenzione viene riservata alla de-moralizzazione delle azioni, alla quasi indifferenza davanti al male...
Non sono molto brava a recensire libri di questo tipo (per una lettrice abituata ai romanzi, alle storie di altro genere, un saggio di questo tipo è una lettura rara e da fare una tantum) e non voglio inoltrami in valutazioni di carattere sociologico o di altro genere.
Mi limito a delle riflessione che sono state motivate dalla lettura di questo saggio: quante volte, davanti a terribili fatti di cronaca, sentiamo dire che "...era una famiglia normale, un bravo padre di famiglia, una madre modello e una tranquilla donna di casa". Quante volte il "cattivo" è una persona come tante altre, senza particolari segni di squilibrio o altri indizi che potessero far pensare che nel suo intimo stesse covando un disegno atroce? Come si può negare che, potenzialmente, il male potrebbe abitare in ognuno di noi? 
Se ne consiglio la lettura? Solo se ci si avvicina a questo libro con l'intenzione di aprire la propria mente a considerazioni che non hanno nulla a che fare con un racconto o qualche cosa di simile. Si tratta di un saggio che richiede attenzione e predisposizione d'animo per essere capito fino in fondo.
***
Le sorgenti del male
Zygmunt Bauman
Erickson Saggi Sociali
10.00 euro

venerdì 1 marzo 2013

Generazione Cloud (Facci, Valorzi, Berti) - Venerdì del libro

Anche questa volta avevo in mente un libro diverso da proporre per questo Venerdì del libro ma ha cambiato idea qualche minuto fa... quando ho terminato di leggere Generazione Cloud. Essere genitori ai tempi di smartphone e tablet
Si tratta di un libro edito da Erickson nella collana Capire con il cuore - Educazione. Non è un racconto, un romanzo, una storia di fantasia ma un libro che mira a fornire a genitori, insegnanti ed educatori la cornice culturale, le modalità di approccio e le indicazioni che possono aiutarli e sostenerli nella loro azione quotidiana a favore della crescita e dello sviluppo dei bambini e dei giovani nell'Era digitale.

Un libro che ben si coniuga ad una iniziativa che è stata organizzata nel mio comune, ma che se non ho capito male è indirizzata solo agli studenti e non ai genitori, assieme alla Polizia Postale per parlare dell'uso e dell'abuso delle nuove tecnologie.

Il libro è scritto da tre autori:
Michele Facci, laureato in Psicologia e si occupa delle dinamiche psicologiche e delle variabili cognitive che intervengono nell'interazione mente-tecnologie;
Serena Valorsi, psicologa e psicoterapeuta congitivo-comportamentale, esperta in prevenzione e trattamento delle nuove dipendenze;
Mauro Berti, Sovrintendente della Polizia di stato impiegato presso la Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige di Trento, responsabile dell'Ufficio Indagini Pedofilia.
Si tratta di un libro molto recente, finito di stampare nel mese di dicembre del 2012, e che tratta un argomento molto attuale: il ruolo dei genitori - e degli educatori in genere - nell'Era digitale.

Non ho intenzione di svelare i contenuti del libro, che merita di essere letto e assimilato. Mi permetto di fare alcune considerazioni in merito.
Innanzitutto trovo che sia scritto in modo molto chiaro, con tanto di glossario finale per chiarire alcuni termini che potrebbero risultare difficili in particolare a chi ha poca familiarità con la rete e con le tecnologie. E poi aiuta a riflettere, a pensare su quanto siano cambiati i tempi e di come non sia possibile pensare semplicemente di inibire ai bambini o ai ragazzini (anche adolescenti) l'uso delle nuove tecnologie ma quanto serva, piuttosto, accompagnarli lungo un percorso che li renda consapevoli di cosa fare e cosa non fare.

Riporto una frase che riassume il senso dell'intero libro: 
La strada del proibizionismo risulta inefficace e rischia di allontanare i giovani da una cittadinanza digitale consapevole. Gli interventi sui minori non devono essere volti alla cancellazione dei profili che hanno su internet, al divieto dell'uso del computer e dei cellulari. Il primo passo da compiere è quello di aiutarli a darsi dei limiti nell'uso dei mezzi.

A ben guardare, non viene detto nulla di nuovo o di chissà quanto strano. Il punto è che, spesso, a questo non si pensa. Così come non si pensa ad aiutare i nostri figli a ben capire il funzionamento di un computer o della rete perchè, magari, noi stessi abbiamo dei limiti e chiediamo a loro di insegnarci, lasciando che si barcamenino da autodidatti tra una connessione internet, un tablet e un giochino on line.
Il libro contiene molti spunti di riflessione ed anche dei suggerimenti, oltre che esempi pratici, che costringono a riflettere.

Prima che sui nostri figli, una riflessione è d'obbligo anche su di noi: quante volte neghiamo un abbraccio perchè dobbiamo finire di aggiornare il blog o di scrivere un'email o di aggiornare il database del pc? Quante volte squilla il nostro cellulare mentre stiamo leggendo loro una storia in un momento di relax o quante volte chiediamo loro di tacere perchè siamo impegnati in una lunghissima telefonata importante? Io ho riflettuto parecchio su questo e su molto altro e devo dire che tale riflessione mi ha portato fin da subito a cambiare alcuni miei comportamenti. Non può passare il messaggio che la mamma viva in simbiosi con il pc perchè è con il pc che lavora. E' vero che lavora con il pc ma il tempo del lavoro non può essere esteso all'inverosimile. Ci devono essere dei momenti in cui si è disponibili solo per loro perchè ad un certo punto al lavoro bisogna dire stop!

Io non sono una mamma che demonizza le nuove tecnologie. Anzi. 
Anche io ho sperimentato il fascino delle chat, anche io ho un telefono cellulare, un pc portatite, uno "da lavoro" più grande ed un tablet... E come ben sapete, ho un blog che amo moltissimo e che mi prende anche tempo... Come potrei demonizzare tutto ciò? Sono perfettamente consapevole, però, del fatto che ci si debbano porre dei limiti anche se si è adulti, non solo se si è bambini o ragazzini. Tenere il cellulare spento non è uno scandalo così come non è uno sgarbo non accendere il pc per un po'....

Devo dire, però, che non posso digerire l'uso di telefonini a sette o otto anni, tablet di ultimissima generazione in mano ad adolescenti che, magari, hanno anche in tasca un telefonino super moderno con centinaia di sms gratis da mandare in ogni momento del giorno e della notte. I miei figli sono dei nativi digitali, come vengono definiti sul libro, su questo non c'è dubbio. Dovremo essere noi genitori ad accompagnarli nella loro crescita da nativi digitali: io che non ho internet sul telefonino perchè credo di non averne bisogno, riuscirò a far passare ai miei figli il messaggio che ogni cosa deve arrivare a tempo debito e che se ne deve fare un uso corretto? Di certo il mio impegno sarà massimo. Lo è già da ora, a dire il vero, con bimbi piccoli che spesso pensano al telefonino come ad un gioco perchè magari vedono il ragazzino più grande che in ogni momento libero si mette a giocare con un giochino tanto carino... oppure ad un'amichetta che ha tantissimi giochi sul pc e dimentica le bambole, le perline, le costruzioni, i libri perchè ha qualche cosa di più coinvolgente da fare.

Nel periodo natalizio sono stata ad un concerto, nel teatro del mio comune. Ero al piano superiore e sporgendomi leggermente in avanti potevo vedere dall'alto tutte le prime file: erano occupate da un gruppetto di adolescenti che, durante l'attesa dell'inizio, avevano letteralmente illuminato quella parte di sala tanti erano i telefonini accesi per messaggiare e chattare o i tablet tra le loro mani...
Un'altra volta ero ad un concerto e accanto a me c'erano due signore con due bambini, uno ciascuna: per farli stare buoni avevano messo tra le loro mani due tablet con i quali giocavano durante l'esibizione. Bhè, non vi dico il fastidio che davano agli spettatori che erano lì vicino con quelle luci ed anche con i suoni che, seppur a basso volume, davano fastidio. Colpa loro? O di chi quegli aggeggi li ha messi tra le loro mani senza dare un minimo di regole e senza far capire cosa sia il rispetto per gli altri in luoghi così^
Oppure ricordo tempo la la figlia di un'amica, un'adolescente di 13/14 anni, che puntualmente quando andava a pranzo dai nonni si isolava da tutti con cuffiette ed Mp3 a tutto volume: colpa sua? O dei genitori che non si sono presi la briga di farle capire che a tavola non si fa così, tantomeno quando si è ospiti in casa altrui? Pensiamoci....Voi che ne pensate?

Ho trovato il libro utile per riflettere su tutto ciò anche se non si deve pensare di trovare una soluzione ad ogni problema collegato al mondo del web e delle nuove tecnologie. 
In alcuni punti l'ho trovato un po' ripetitivo, probabilmente perchè si vuole insistere su determinati concetti ma la lettura scorre, è interessante ed educativa. 
Una lettura che consiglio. 
***
Generazione Cloud. Essere genitori ai tempi di smartphone e tablet
Michele Facci, Serena Valorzi, Mauro Berti
Erickson editore collana Capire con il Cuore Educazione
17.50 euro