venerdì 17 luglio 2015

Il cacciatore di teste (Jo Nesbø) - Venerdì del libro

Piaciuto, ma secondo il mio parere Il cacciatore di teste non è dei migliori di Jo Nesbø.
Sarà perchè mi sono particolarmente affezionata al personaggio di Harry Hole, protagonista della serie di cui ho letto Il pipistrello, Il pettirosso e Lo Spettro (non li ho letti nel giusto ordine cronologico, però!).
Rientra nel perfetto stile Nesbø: tensione, ovviamente morti, descrizioni approfondite delle scene del crimine o delle modalità secondo cui operano gli assassini, colpi di scena.
Anche in questo libro gli ingredienti ci sono tutti, compresa la voglia - per me, lettrice - di arrivare a capire il momento dalla svolta... che anche stavolta non manca. Non manca il colpo di scena...

Per questo venerdì del libro segnalo Il cacciatore di teste agli amanti del genere, sottolineando che - secondo me - l'autore ha scritto di meglio.  

Roger Brown è un cacciatore di teste. Uno di quelli che sa cosa cercare e come fare per arrivare al suo obiettivo. Ha anche una doppia vita, però, che lo porta a compiere qualche reato di tanto in tanto, giusto per fare qualche soldo in più e mantenere il tenore di vita a cui ha abituato sua moglie.
Da un momento all'altro, però, Roger Brown si trova davanti ad uno scambio di ruoli: da cacciatore diventa preda e, nel momento in cui se ne rende conto, torna ad essere lui il cacciatore anche se sotto un veste diversa.

La storia si snoda tra una galleria d'arte ed aziende importanti che sono a caccia di persone adatta per ricoprire ruoli altrettanto importanti in seno ad esse. Roger ha il compito di selezionare tale personale, mettendo a servizio la sua professionalità ed il suo acume. Quando, però, il meccanismo si inceppa e scopre che non era la persona selezionata la "vittima" della scelta, ma era lui stesso... allora anche i suoi precedenti di ladro di opere d'arte passa in secondo piano. 

Si troverà faccia a faccia con la morte, sarà braccato, dovrà trovare degli stratagemmi un po' disgustosi per sfuggire a quello che sembra essere il suo destino oramai segnato... cambierà identità e... diventerà - suo malgrado - anche un assassino.

I suoi delitti verranno scoperti? Pagherà per le sue colpe?

Il personaggio inventato da Nesbø è intelligente, calcolatore, capace di prendere decisioni importanti su due piedi sul lavoro e non solo. E' una persona insospettabile, meritevole di rispetto e stimata dai colleghi senza che una minima ombra spenga la luce che lo illumina. E' un calcolatore che, però, ha anche dei sentimenti.... E' una vittima perfetta che sarà sul punto di vestire proprio i panni della preda ma che porterà il lettore per mano lungo un capovolgimento di fronte fino ad arrivare ad un finale inaspettato.

Ci sono alcune esagerazioni, soprattutto in relazione a scene in cui sangue e morte la fanno da padrone... Ma chi conosce questo autore può aspettarsi di tutto per cui non mi sono meravigliata più di tanto...

Anche in questo caso, come per gli altri libri di questo autore che ho letto, la storia va assaporata con calma visto che vengono seminati elementi importanti, tra le pagine, che sono necessari per poter arrivare preparati al capovolgimento di fronte.
Non va letto di fretta perchè si possono perdere alcune sfumature che, verso la fine, sono importanti per delineare i tratti del quadro finale.

Non è un capolavoro, l'autore ha proposto di meglio... ma non lo boccio anche se ci sono parecchie situazioni inverosimili.

2 commenti:

  1. Questo autore è spesso un po' violento ma i sui thriller sono sempre appassionanti.
    Grazie del suggerimento.

    Ciao
    Flavia

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  2. A me era piaciuto moltissimo, proprio per il suo protagonista decisamente particolare!

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