Mi spiace ma Lolita Lobosco, il commissario Lolita Lobosco, è un personaggio che non mi piace. Ho letto il primo libro della serie, approdata di recente in tv, ma ammetto di averlo terminato a fatica.
Quella femminilità continuamente sbattuta in faccia al lettore - come se fosse l'unica donna ad avere determinate caratteristiche - mi ha irritata almeno quanto il linguaggio scurrile che abbonda tra le pagine.
Lei non mi piace. Non mi ha trasmesso nessuna emozione. Niente. Nessuna empatia.
Ok, è una donna ed è un commissario. Lavora in un ambiente fatto principalmente di uomini. E allora? Serve stare continuamente a parlare di tette e di appetiti sessuali? Onestamente questa cosa mi ha infastidita e... niente, non è un personaggio con cui mi sono trovata in sintonia ed anche l'indagine secondo il mio parere lascia molto a desiderare, più volte intervallata da una serie di situazioni che, se da un lato credo siano state concepite per rendere simpatico il personaggio e per affezionare il lettore, dall'altra (per quanto mi riguarda) hanno appesantito la storia con divagazioni che mi sarei senza ombra di dubbio risparmiata. Soprattutto quelle che riguardano i riferimenti al sesso. Ho anche capito che questo aspetto del romanzo è una caratteristica di questo personaggio e credo che sarà un motivo in più per fermarmi qui con la lettura.
La storia: arriva al cospetto del commissario un professionista, un dentista per la precisione, accusato di violenza sessuale dalla sua assistente alla poltrona. Nientemeno che Stefanucciomio (così lo chiama più volte il commissario): ex fidanzato della nostra protagonista, che l'ha lasciata parecchi anni prima perché lei non era persona gradita alla sua facoltosa ed influente madre. Lui, molto giovane, ha dato seguito alle intimazioni della madre e l'ha lasciata. Eccolo lì, ora, disperato per un'accusa che rimanda al mittente senza dare sulle prime troppe spiegazioni ma svelando, pian piano a Lolitasua qualche interessante dettaglio che aiuterà il commissario nella sua indagine.
Quando poi tutto sembra risolto la situazione precipita... e l'epilogo di una nuova indagine che va a sovrapporsi alla precedente è talmente rapido che mi sono trovata all'ultima pagina senza quasi aver realizzato cosa stesse accadendo.
Ovviamente si tratta di un'opinione personale, non tutto può piacere a tutti allo stesso modo.
L'uso del dialetto non mi ha reso più simpatico il personaggio o le situazioni.
Anzi, mi ha fatto solo pensare che di Camilleri ce n'è uno solo!
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La circonferenza delle arance
Gabriella Genisi
Sonzogno editore
190 pagine
9.50 copertina flessibile - 7.99 kindle
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