mercoledì 19 dicembre 2018

La coda del diavolo (M. Maggi)

E' un uomo solo che vive con un grande peso sulle spalle. 
Ha scelto la solitudine e sente il bisogno di espiare una colpa che nessuno conosce, tranne lui.
Una colpa che ha un nome ben preciso, anzi due: quelli di due suoi coetanei, morti diciassette anni prima e la cui tragica scomparsa pesa addosso lui come un macigno, anche dopo tanto tempo.
Lui solo conosce la verità e tanto basta per vivere quotidianamente con un tormento che nessuno riesce a comprendere, nessuno può conoscere.

Sante Moras è il protagonista del libro La coda del diavolo. E' un uomo di legge, lavora come guardia carceraria in un carcere in cui arriva, in un giorno come tanti, il mostro
Ha rapito, nascosto, torturato ed infine ucciso, come se fosse un animale, una ragazzina appena tredicenne. 

E' un mostro e, per Sante, può rappresentare un'occasione di redenzione che però, diventerà, ben presto, qualche cosa di diverso.
A lui viene attribuito un omicidio che in molti avrebbero voluto commettere, lui stesso avrebbe voluto farlo. Ma non è stata la sua mano a colpire anche se tutto, attorno a lui, dice il contrario.
E' costretto a scappare e vuole cercare una verità diversa da quella che gli hanno cucito addosso.
Tra debiti da pagare, promesse di ingenti somme di denaro, la prospettiva di una vita fuori da quella prigione in cui lui stesso ha scelto di segregarsi, Sante diventa, ben presto, un fuggitivo. E' abituato ad affrontare il nemico anche grazie ai suoi trascorsi, non ha paura di nessuno, ed ha dalla sua parte quella forza che arriva dalla voglia di trovare un'occasione di riscatto. 

Quella di Sante Moras è una storia narrata con una fredda descrizione di ciò che può accadere quando si ha a che fare con gente senza scrupoli. E' la storia di un uomo che fa i conti con la sua coscienza, con il suo passato oltre che con il suo presente.

Ciò che più mi è piaciuto è il ritmo della narrazione. Sante mi è sembrato un Rambo dei giorni nostri e devo dire che nella mia mente gli ho anche dato una fisionomia molto simile a quella di Stallone!
Anche nei momenti in cui l'autore ha un po' calcato la mano rendendolo quasi invincibile non l'ho trovato .Ci sta, nel suo personaggio! Ci sta anche che possa svignarsela da una barca senza farsi notare anche quando c'è un manipolo di uomini ad un soffio da lui e qualunque altra persona normale si sarebbe fatta beccare all'istante, ci sta che possa colpire con la precisione di un cecchino un uomo armato e pronto a sua volta a sparare, ci sta che se la possa cavare anche in situazioni che sembrano senza via d'uscita. L'autore ha creato un personaggio prima che una storia. Questo è il mio parere.

Ciò che avrei preferito fosse maggiormente approfondita è la figura della giornalista Fabiana Lai che compare fin da subito nel racconto e alla quale avevo immaginato che venisse riservato un ruolo più determinante, con una maggiore definizione del personaggio. 

Mi è piaciuto quel modo di lasciare in giro indizi mettendo il lettore in condizione di capire ma senza giocare troppo a carte scoperte. Mi è piaciuto anche il racconto nel racconto con i flashback di quanto accaduto diciassette anni prima e di cui il lettore prende pienamente coscienza solo alla fine, proprio come avviene per la storia principale. Anche in merito ai due ragazzi morti diciassette anni prima, onestamente, mi sarebbe piaciuto sapere qualche cosa di più così come avrei voluto conoscere meglio Sante adolescente ma se così fosse stato il romanzo sarebbe stato decisamene diverso. A conti fatti, comunque, mi è piaciuto così!

Con questa lettura partecipo per l'ultima volta alla  Challenge Tutti ad Hogwarts con le 3 ciambelle in quanto titolo suggerito e partecipo anche alla nuova challenge Le quattro cavaliere dell'Apocalisse in quanto libro uscito nel 2018.

2 commenti:

  1. ciao Stefania, altro libro a me sconosciuto ma che a prima lettura sembra molto adatto ad essere trasferito anche su pellicola. :) forse dipende dal fatto che tu abbia paragonato il protagonista a rambo ma me lo sono quasi figurato così anche io!

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    1. Se ti capiterà di leggerlo mi dirai... io me lo sono immaginato così....

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