venerdì 21 dicembre 2018

Tatiana & Alexander (P. Simons) - Venerdì del libro

Ho amato Il Cavaliere d'inverno. Ho sofferto con Tatiana ed Alexander, ho gioito con loro. Li ho tenuti in un angolino del mio cuore fino a che non ho preso in mano il secondo volume della trilogia di Paullina Simons. In quel momento, i due protagonisti sono tornati a vivere tra le pagine ma, purtroppo c'è un ma, onestamente mi aspettavo qualche cosa di diverso.

Tatiana & Alexander è un tomo di 667 pagine, molte delle quali - secondo il mio parere - potevano essere risparmiate. Il peso del volume e la dimensione dei caratteri non hanno agevolato la lettura visto che io leggo spesso di sera, quando capita di essere un tantino stanca dopo il lavoro ed un'intensa giornata e, soprattutto, tenuto conto che porto sempre un libro in borsa per approfittare di ogni attimo di attesa (dal dottore, finchè i ragazzi non escono da palestra e così via). Con questo libro i caratteri piccini mi hanno messa a dura prova ed anche il peso del volume non mi hanno permesso di portarlo con me tutte le volte che avrei voluto. Ecco i motivi principali per cui la lettura è proseguita a rilento.
Poi a dare il colpo di grazia ci si è messa la storia.
La parte che ho apprezzato più di tutte in assoluto è stata quella che riguarda Alexander bambino. Il racconto della sua adolescenza mi ha fatto comprendere meglio il personaggio e mi ha permesso di meglio inquadrare alcuni suoi comportamenti. Il racconto su diversi piani temporali non mi è dispiaciuto anche se devo dire di non aver molto apprezzato la seconda parte del libro quanto la Simons si è dilungata su una sorta di riepilogo di ciò che il lettore del volume precedente sapeva già.

La storia, in un breve accenno, vede i due innamorati lontani l'uno dall'altra. Alexander vuole fare credere alla sua donna di essere morto, per proteggerla. Lei, dopo aver partorito suo figlio, non si perde d'animo e non smette mai di cercarlo anche quando tutto depone a favore della sua presunta morte. Proprio per ricongiungersi al suo amato ad un certo punto Tatiana molla il figlioletto e parte verso non si sa dove visto: inizia una ricerca alla cieca che mi è sembrata un tantino assurda, poco verosimile.

Non voglio dire altro anche se, partecipando al Gruppo di lettura relativo al questo libro, abbiamo spoilerato abbastanza.... dico solo che Tatiana dimostra di essere sempre una donna di carattere e il suo personaggio resta coerente con l'impressione data all'inizio anche se compie delle scelte, questa volta, che non ho affatto gradito anche se in nome dell'amore per il suo uomo. Alexander ad un certo punto diventa, secondo il mio parere, poco credibile per via di alcune vicende in guerra che lo rendono meno umano di quanto non lo fosse nel primo libro.

E poi non dico altro, suvvia! Non voglio togliere il gusto della lettura a chi avesse intenzione di conoscere da vicino questo secondo capitolo della trilogia. Sottolineo che è una trilogia per cui non si tratta di una storia autoconclusiva e bisogna proseguire per capire definitivamente come va a finire...

Propongo la lettura per il Venerdì del libro non tanto come lettura consigliata - credo di aver evidenziato il perchè - quanto per aprire un confronto sui sequel: vi è mai capitato di restare delusi dal seguito di un libro che avete amato alla follia? Se sì, avete poi proseguito per convincervi che, comunque, valesse la pena arrivare fino alla fine della storia?
Io ammetto di non avere, al momento, voglia di avventurarmi nell'ultimo capitolo della trilogia. Mi piace ricordare Alexander e Tatiana così come erano rimasti nel mio cuore.

Con questa lettura partecipo all'ultimo mese di gara della VisualChallenge visto che si tratta di una lettura bonus assegnata dalle organizzatrici.


Nessun commento:

Posta un commento