martedì 21 maggio 2024

Le libere donne di Magliano (M. Tobino)

Scelto quasi per caso, il libro di Mario Tobino mi ha imposto una riflessione molto profonda sul mondo di coloro che siamo abituati comunemente a chiamare matti

Non sapevo cosa aspettarmi avendo scelto il libro perché attirata esclusivamente dalla copertina: non ho letto sinossi, non ho cercato recensioni. Niente di niente. Così come non sapevo di aver scelto un libro scritto nel 1953 e rieditato nel marzo 2023 con un'appendice che ho letto - per la prima volta in vita mia - con lo stesso interesse con cui ho letto tutto il resto. Eh sì, perché il protagonista (si tratta di un romanzo autobiografico trattandosi realmente di un medico che ha lavorato nei manicomi) a distanza di anni tira le somme dei progressi fatti sul fronte della cura della malattia di coloro che sono poveri di mente soprattutto sul fronte dell'umanizzazione di tutto ciò che li riguarda. Dà conto di 25 anni di vita spesi accanto ai matti e lo fa con schiettezza e lucidità prendendo per mano il lettore fino all'ultima parola dell'ultima riga.

Nel racconto Todino parla delle ospiti di un manicomio di Lucca, salvo poi spiegare che nessun personaggio è da ricercare in malati realmente esistiti ma che le loro caratteristiche sono la somma di tutto quello che, negli anni, ha avuto attorno, ha visto e curato.

Mi sono trovata tra le mani un racconto fatto in prima persona da un medico, da un osservatore piuttosto attento di ciò che gli capita accanto in un mondo fatto di deliri, di ossessioni, di pianto e disperazione ma anche di slanci di affetto, amplificazione dei sensi, emozioni. Molto indicativo, tanto per fare un esempio delle situazioni di cui parliamo, il fatto che il dottore parli di celle e non di camere nel parlare dei luoghi in cui i pazienti erano ospitati all'interno della struttura in cui il dottore lavorava...

L'autore conduce il lettore nei meandri del mistero della pazzia: raccontando delle ospiti della struttura in cui lavora alterna descrizioni a riflessioni sue personali. Entrambe, siano esse descrizioni che riflessioni, mi hanno colpita e mi hanno fatto riflettere. Su quando spesso si pensi che i matti non provino sentimenti, su quanto spesso matti, alla fine, ci si diventi per via delle circostanze della vita... e poi, cosa vuol dire essere matto? Cosa vuol dire essere matto? E' il non vivere secondo le regole comuni che fa di una persona un matto? 

Tanti interrogativi che si insinuano nella mente del lettore che non può restare indifferente. Così, almeno, è capitato a me.
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Le libere donne di Magliano
Mario Todino
Mondadori Editorie
pag. 168
13.50 copertina flessibile, 6.99 Kindle, Audiolibro

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