venerdì 23 ottobre 2020

Una grande storia d'amore (S. Tamaro)

Quali caratteristiche deve avere una storia d’amore per essere considerata “una grande storia d’amore”? Chi può dirlo?

Nel libro Una grande storia d'amore (che ho letto in collaborazione con Thrillernord) Susanna Tamaro propone una storia che in alcuni punti fa vacillare la certezza che sia, davvero, una grande storia d’amore se non fosse per la tenerezza con cui la voce narrante, quella di Andrea, ne racconta le tappe salienti.

Lui è un uomo di mare: un uomo molto rigoroso, con un fidanzamento in corso da trasformare a breve in un solido e sereno matrimonio. Ma non è questa la “grande storia d’amore”.

E’ Edith che arriva a scombussolare le carte di un’esistenza che sembrava fin troppo ordinata. Lei è sfuggente, dal carattere pungente, particolare, quasi inafferrabile eppure dal primo momento in cui i loro occhi si incrociano per Andrea la vita è cambiata. E, volente o nolente, anche per lei.

Ora che Andrea si trova solo, improvvisamente solo, ripercorre ad alta voce le tappe che hanno reso la loro una grande storia d’amore.

Andrea è la voce narrante che si rivolge al lettore parlando con lei, con Edith. Si rivolge alla donna della sua vita con delicatezza, come se volesse riconsegnarle ricordi preziosi che vanno maneggiati con cura.

L’autrice scrive in modo delicato situazioni anche forti come possono essere il rifiuto, l’allontanamento, la negazione, l’abbandono… mette in bocca ad Andrea parole cariche di poesia ma mai melense, mai scontate.

Lo stile mi è sembrato molto particolare. Andrea racconta la sua storia e quella di Edith alternando ricordi con il presente, un presente fatto di solitudine ma anche di speranza. In alcuni momenti – qui ho trovato la particolarità – Andrea parla con Edith di persone di cui il lettore non sa ancora nulla. Pian piano vengono svelati i retroscena delle situazioni che, con tanta naturalezza, Andrea vuole fissare nella memoria perché ciò che distingue la nostra vita di persone da quella dei nostri amati amici animali è proprio la memoria. E’ con la memoria che scolpiamo il tempo, è la memoria che ci permette di avere una radice. Più c’è radice, più è difficile smarrirsi nel corso della vita”.

Tra le righe ho letto una riflessione sul senso della vita e sui controsensi che la vita mette davanti agli occhi di ognuno. Ho letto una riflessione sui rapporti familiari, sull’amore inteso come libertà, sulla fragilità umana che spesso si manifesta in modo palese ma, altrettanto spesso, resta sopita per anni, celata dietro una maschera di apparente serenità o in una, al contrario, di palese ribellione. Ho letto una riflessione sul mancarsi, sul vuoto che resta nel momento in cui una persona cara non c’è più ma, allo stesso tempo, su quanto siano preziosi i ricordi che permettono di mantenere in vita chi non c’è più.

Ed ho letto un invito a vivere appieno la propria esistenza, a non rimandare a domani, a non lesinare sorrisi ed abbracci, a non rimettere nell’armadio il vestito buono in attesa di una festa che potrebbe non arrivare mai.

E’ una storia d’amore. Una grande storia d’amore. Ne ha tutte le caratteristiche anche se, lo ammetto, non so dire di preciso quali debbano essere in assoluto queste caratteristiche.

Perché ogni storia d’amore è una storia a sé.

E questa, senza dubbio, grande lo è.

***
Una grande storia d'amore
Susanna Tamaro
Solferino editore
288 pagine
17.00 euro copertina flessibile - 9.99 kindle

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