Bello. Il libro di Alberto Bevilacqua che ho cercato, aspettato e letto di recente mi è proprio piaciuto.
Una storia delicata e profonda al tempo stesso. Di quelle che possono stupire, ammaliare ma anche sconvolgere in modo profondo. I protagonisti prima che il lettore. Loro, i protagonisti consapevoli o inconsapevoli di una storia che sfugge ad ogni controllo. O che sembra sfuggire ad ogni controllo.
Attraverso il tuo corpo è un romanzo scritto da Bevilacqua nel 2002. Un romanzo che prende le mosse da personaggi realmente esistiti e che riesce a mantenere i contorni del vissuto e, allo stesso tempo, a trasmettere la vicenda con un puro stile narrativo che non è mai eccessivo, mai volgare, mai pesante.
Una penna delicata, quella di Bevilacqua. Un autore che non amo particolarmente e del quale ho letto, non molto tempo fa, un altro romanzo che però non mi è molto piaciuto. Proprio per via della delusione precedente – uno stile narrativo che non mi era piaciuto affatto – temevo che avrei archiviato un’altra delusione. Non è stato così e mi sembra giusto dare merito all’autore di aver saputo coinvolgermi in una lettura che mi ha permesso di conoscere la personalità di personaggi che avevo creduto di conoscere sotto un’altra luce, vestiti con abiti diversi.
Li avevo conosciuti, quei personaggi, leggendo L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence. Diversi i loro nomi, non proprio identiche le loro storie, ma erano loro. La storia che viene narrata da Bevilacqua è la storia da cui poi avrà origine lo scandaloso romanzo di Lawrence. Scandaloso all’epoca della pubblicazione (è un romanzo di inizio novecento) e che alla luce di ciò che rivela Bevilacqua lo sarebbe ancor di più di quanto non lo sia stato all’epoca.
L’autore incontra un uomo, Angelo Ravagli, che apparentemente nulla ha a che vedere con quella storia. Niente di più ingannevole! Angelo Ravagli è un italiano, un prestante bersagliere che fu il reale amante della signora Lawrence, Frieda. Dalla storia nata tra i due Lawrence trae ispirazione per il suo scandaloso romanzo.
Ma non è tutto così semplice come può sembrare. Un tradimento come tanti che induce il tradito a scrivere una storia che si struttura attorno ad una vicenda reale. Troppo facile. Troppo poco per dare origine a quel romanzo che, subito dopo aver letto L’amante di Lady Chatterley ho cercato con tanta insistenza, spinta dalla curiosità di conoscere un altro punto di vista. Ed ho scoperto che non si tratta di un punto di vista diverso bensì di una storia – vera – nella storia.
In soldoni: David H. Lawrence si trova a vivere un periodo particolarmente delicato della sua vita. Malato nel fisico (soffre di tubercolosi, malattia che oltre a consumarlo giorno dopo giorno lo rende anche impotente sessualmente) e nell’anima (si sente svuotato sia nei confronti di una devota moglie alla quale non riesce più a stare accanto come vorrebbe ma anche svuotato nel suo essere scrittore visto che gli manca l’ispirazione per dare concretezza alla sua fama di scrittore di successo).
Una situazione pesante, dalla quale è difficile venire fuori se non mettendo in pratica un disegno perverso e stimolante al tempo stesso. Un disegno che lo vede protagonista assieme a sua moglie Frieda (del tutto accondiscendente e comunque devota nei suoi confronti) e, suo malgrado, al bel bersagliere. Angelo Ravagli è il suo nome.
Bevilacqua narra di un incontro con questo italiano realmente esistito, oramai anziano nell’età ma non certo deperito nel fisico, e con lui percorre quei sentieri che nessuno ha mai percorso prima di quel momento, alla scoperta della reale storia che originò il romanzo di Lawrence.
Bevilacqua si è documentato a fondo ed ha delle rivelazioni importanti da fare ad Angelo, tanto quanto spera che lo siano le rivelazioni che il bel bersagliere vorrà fare a lui. Ne nasce un romanzo scritto in prima persona ma non solo. E’ il racconto di un incontro ma è anche l’affiorare di ricordi narrati in prima persona dal protagonista, Ravagli, ed un continuo svelare dettagli fino a quel momento inconfessati.
Dal romanzo di Bevilacqua esce fuori una realtà ben diversa da quella che si può pensare nel leggere L’amante di Lady Chatterley. Un romanzo autobiografico, si era detto, di un uomo malato, tradito ed abbandonato. Ma David H. Lawrence è malato, è vero… Tradito dal punto di vista fisico, è vero. Ma si tratta di un tradimento da egli stesso architettato facendo in modo che Frieda e Angelo si incontrassero secondo i suoi piani e, soprattutto, che i momenti di intimità che si consumeranno tra i due non siano un vero e proprio tradimento quanto un modo – un po’ sadico, a dire il vero – di avere in cambio ciò che lui non può più dare e avere allo stesso tempo. Il pensiero di Angelo e Frieda, i racconti che sua moglie gli farà di ogni incontro (con dovizia di particolari) saranno viatico per una ritrovata energia che lo porterà non solo a meglio sopportare la sua malattia e il suo non essere in grado di soddisfare la sua donna, ma che lo indurrà anche a ritrovare l’ispirazione. Un disegno assurdo. Eppure realizzato da quelli che poi diventeranno i personaggi chiave del suo romanzo-scandalo: il guardiacaccia Mellors (in origine il bersagliere Ravagli) e sua moglie Connie (in origine la sua vera moglie Frieda).
Bevilacqua si fa narratore di una storia non sua ma egli stesso resta sorpreso dello svolgersi degli eventi.
Ravagli, da parte sua, si racconta come uno sciupafemmine che stringe una forte amicizia con David e Frieda. Non sa del disegno del suo amico su di lui e il tradimento consumato ogni notte, ad ogni incontro, è per lui una ferita inferta ad un uomo debole ed indifeso. Ma Angelo non sa di essere la pedina di un gioco studiato a tavolino alle sue spalle… Almeno fino ad un certo punto. Perché, qui sta la sorpresa, non sarà sempre così e il rapporto tra i due amanti si vela di mistero oltre che di un nuovo entusiasmo e di una nuova esplosione dei sensi.
Il bel bersagliere ha una moglie e tre figli. Una vita da cui però è lontano ed un passato, oltre che da bersagliere, soprattutto da amante instancabile ai piedi del quale ogni donna vorrebbe cadere. Dal fisico atletico e prestante anche ora che è anziano, ha una vita costellata di storie durante poche ore, tra le lenzuola e poco più… fino a che non arriva Frieda. Con lei è diverso fin dall’inizio. E lo sarà ancor più andando avanti con la storia.
Frieda è una moglie devota. Incontra il suo amante per accontentare il suo uomo oltre che per soddisfare i suoi desideri che, senza il disegno di David, sarebbero rimasti sopiti in lei. E’ una donna tanto remissiva nei suoi confronti quanto passionale con il suo amante. Un amante che a sua volta tradisce quando lo usa a sua insaputa ma del quale finirà per innamorarsi, corrisposta.
David H. Lawrence è l’artefice di tutto. Un uomo che trova vigore in un modo tanto subdolo quanto indelicato, che ama sua moglie ed anche l’amante che sceglie per lei, a suo modo. Perché ciò che lo lega ad Angelo è una forma di amore che lo porterà a diventare suo amico e ad accoglierlo in casa sua, alla sua mensa oltre che nel letto di sua moglie!
Barbara è una delle due figlie di Frieda. Figlie di primo letto perché Frieda era stata sposata con un altro uomo, più anziano di lei, da cui si era poi separata. Barbara è la più snob, la più difficile ed è da lei che arriverà un importante tassello della storia al cospetto di Angelo…
E poi c’è Bianca. Non è un personaggio che arriva dai ricordi di Angelo ma esiste nel presente, nel momento del racconto e…
Ho trovato questo romanzo molto coinvolgente. Lo scrivere in prima persona dell’autore, il dare voce ai ricordi e alle sensazioni di Angelo facendone un racconto appassionato ma anche il far parlare lui, Angelo, dei tempi che furono, delle sue sensazioni, di come andarono le cose mi è sembrata una tecnica narrativa che non annoia chi legge ma lo tiene vigile ed attento.
A differenza dell’altro libro di Bevilacqua – che proprio non mi scorreva e rispetto al quale ho avuto anche le idee un po’ confuse dal metodo narrativo adottato – in questo romanzo ho fatto fatica a staccare gli occhi dalle pagine e a sospendere la lettura fino a quando non l’avrei ripresa magari il giorno dopo. L’autore ha saputo alimentare in me la curiosità, la voglia di conoscere risvolti e sviluppi che mi hanno permesso di dipingere un quadro molto particolare della storia di David H. Lawrence e della Connie, protagonista de L’amante di Lady Chatterley.
C’è una frase che vorrei riportare, scritta da Lawrence in una lettera consegnata ad Angelo prima di morire.
Attraverso il tuo corpo, amico mio, ho ritrovato l’ultima vita del mio corpo,
attraverso il tuo corpo, Frieda, ho ritrovato l’ultimo splendore dei sensi che tu hai vissuto attraverso il corpo di Angelo,
e attraverso il mio corpo voi avete dato ai vostri corpi il senso di un Dio che è desiderio d’amore.
E' sintetizzato in queste parole il senso di ciò che Lawrence ha messo in atto, raccontato in228 pagine. E devo dire che mi ha anche fatto tenerezza quest'uomo...
La lettura di questo libro mi ha invogliata a leggere altro… Non di Bevilacqua ma di Lawrence. Ora che lo conosco in modo così profondo, ora che ho conosciuto gli spigoli del suo carattere, l’intensità delle sue emozioni, la fatica delle sue scelte, sono curiosa di leggere altro di lui… Uscito dalla sua penna, uscito dalla sua anima prima che dalla sua fantasia!
***
Attraverso il tuo corpo
Alberto Bevilacqua
Arnoldo Mondadori Editore
Edizione del 2002
pagine 228
16.00 euro
Una storia delicata e profonda al tempo stesso. Di quelle che possono stupire, ammaliare ma anche sconvolgere in modo profondo. I protagonisti prima che il lettore. Loro, i protagonisti consapevoli o inconsapevoli di una storia che sfugge ad ogni controllo. O che sembra sfuggire ad ogni controllo.
Attraverso il tuo corpo è un romanzo scritto da Bevilacqua nel 2002. Un romanzo che prende le mosse da personaggi realmente esistiti e che riesce a mantenere i contorni del vissuto e, allo stesso tempo, a trasmettere la vicenda con un puro stile narrativo che non è mai eccessivo, mai volgare, mai pesante.
Una penna delicata, quella di Bevilacqua. Un autore che non amo particolarmente e del quale ho letto, non molto tempo fa, un altro romanzo che però non mi è molto piaciuto. Proprio per via della delusione precedente – uno stile narrativo che non mi era piaciuto affatto – temevo che avrei archiviato un’altra delusione. Non è stato così e mi sembra giusto dare merito all’autore di aver saputo coinvolgermi in una lettura che mi ha permesso di conoscere la personalità di personaggi che avevo creduto di conoscere sotto un’altra luce, vestiti con abiti diversi.
Li avevo conosciuti, quei personaggi, leggendo L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence. Diversi i loro nomi, non proprio identiche le loro storie, ma erano loro. La storia che viene narrata da Bevilacqua è la storia da cui poi avrà origine lo scandaloso romanzo di Lawrence. Scandaloso all’epoca della pubblicazione (è un romanzo di inizio novecento) e che alla luce di ciò che rivela Bevilacqua lo sarebbe ancor di più di quanto non lo sia stato all’epoca.
L’autore incontra un uomo, Angelo Ravagli, che apparentemente nulla ha a che vedere con quella storia. Niente di più ingannevole! Angelo Ravagli è un italiano, un prestante bersagliere che fu il reale amante della signora Lawrence, Frieda. Dalla storia nata tra i due Lawrence trae ispirazione per il suo scandaloso romanzo.
Ma non è tutto così semplice come può sembrare. Un tradimento come tanti che induce il tradito a scrivere una storia che si struttura attorno ad una vicenda reale. Troppo facile. Troppo poco per dare origine a quel romanzo che, subito dopo aver letto L’amante di Lady Chatterley ho cercato con tanta insistenza, spinta dalla curiosità di conoscere un altro punto di vista. Ed ho scoperto che non si tratta di un punto di vista diverso bensì di una storia – vera – nella storia.
In soldoni: David H. Lawrence si trova a vivere un periodo particolarmente delicato della sua vita. Malato nel fisico (soffre di tubercolosi, malattia che oltre a consumarlo giorno dopo giorno lo rende anche impotente sessualmente) e nell’anima (si sente svuotato sia nei confronti di una devota moglie alla quale non riesce più a stare accanto come vorrebbe ma anche svuotato nel suo essere scrittore visto che gli manca l’ispirazione per dare concretezza alla sua fama di scrittore di successo).
Una situazione pesante, dalla quale è difficile venire fuori se non mettendo in pratica un disegno perverso e stimolante al tempo stesso. Un disegno che lo vede protagonista assieme a sua moglie Frieda (del tutto accondiscendente e comunque devota nei suoi confronti) e, suo malgrado, al bel bersagliere. Angelo Ravagli è il suo nome.
Bevilacqua narra di un incontro con questo italiano realmente esistito, oramai anziano nell’età ma non certo deperito nel fisico, e con lui percorre quei sentieri che nessuno ha mai percorso prima di quel momento, alla scoperta della reale storia che originò il romanzo di Lawrence.
Bevilacqua si è documentato a fondo ed ha delle rivelazioni importanti da fare ad Angelo, tanto quanto spera che lo siano le rivelazioni che il bel bersagliere vorrà fare a lui. Ne nasce un romanzo scritto in prima persona ma non solo. E’ il racconto di un incontro ma è anche l’affiorare di ricordi narrati in prima persona dal protagonista, Ravagli, ed un continuo svelare dettagli fino a quel momento inconfessati.
Dal romanzo di Bevilacqua esce fuori una realtà ben diversa da quella che si può pensare nel leggere L’amante di Lady Chatterley. Un romanzo autobiografico, si era detto, di un uomo malato, tradito ed abbandonato. Ma David H. Lawrence è malato, è vero… Tradito dal punto di vista fisico, è vero. Ma si tratta di un tradimento da egli stesso architettato facendo in modo che Frieda e Angelo si incontrassero secondo i suoi piani e, soprattutto, che i momenti di intimità che si consumeranno tra i due non siano un vero e proprio tradimento quanto un modo – un po’ sadico, a dire il vero – di avere in cambio ciò che lui non può più dare e avere allo stesso tempo. Il pensiero di Angelo e Frieda, i racconti che sua moglie gli farà di ogni incontro (con dovizia di particolari) saranno viatico per una ritrovata energia che lo porterà non solo a meglio sopportare la sua malattia e il suo non essere in grado di soddisfare la sua donna, ma che lo indurrà anche a ritrovare l’ispirazione. Un disegno assurdo. Eppure realizzato da quelli che poi diventeranno i personaggi chiave del suo romanzo-scandalo: il guardiacaccia Mellors (in origine il bersagliere Ravagli) e sua moglie Connie (in origine la sua vera moglie Frieda).
Bevilacqua si fa narratore di una storia non sua ma egli stesso resta sorpreso dello svolgersi degli eventi.
Ravagli, da parte sua, si racconta come uno sciupafemmine che stringe una forte amicizia con David e Frieda. Non sa del disegno del suo amico su di lui e il tradimento consumato ogni notte, ad ogni incontro, è per lui una ferita inferta ad un uomo debole ed indifeso. Ma Angelo non sa di essere la pedina di un gioco studiato a tavolino alle sue spalle… Almeno fino ad un certo punto. Perché, qui sta la sorpresa, non sarà sempre così e il rapporto tra i due amanti si vela di mistero oltre che di un nuovo entusiasmo e di una nuova esplosione dei sensi.
Il bel bersagliere ha una moglie e tre figli. Una vita da cui però è lontano ed un passato, oltre che da bersagliere, soprattutto da amante instancabile ai piedi del quale ogni donna vorrebbe cadere. Dal fisico atletico e prestante anche ora che è anziano, ha una vita costellata di storie durante poche ore, tra le lenzuola e poco più… fino a che non arriva Frieda. Con lei è diverso fin dall’inizio. E lo sarà ancor più andando avanti con la storia.
Frieda è una moglie devota. Incontra il suo amante per accontentare il suo uomo oltre che per soddisfare i suoi desideri che, senza il disegno di David, sarebbero rimasti sopiti in lei. E’ una donna tanto remissiva nei suoi confronti quanto passionale con il suo amante. Un amante che a sua volta tradisce quando lo usa a sua insaputa ma del quale finirà per innamorarsi, corrisposta.
David H. Lawrence è l’artefice di tutto. Un uomo che trova vigore in un modo tanto subdolo quanto indelicato, che ama sua moglie ed anche l’amante che sceglie per lei, a suo modo. Perché ciò che lo lega ad Angelo è una forma di amore che lo porterà a diventare suo amico e ad accoglierlo in casa sua, alla sua mensa oltre che nel letto di sua moglie!
Barbara è una delle due figlie di Frieda. Figlie di primo letto perché Frieda era stata sposata con un altro uomo, più anziano di lei, da cui si era poi separata. Barbara è la più snob, la più difficile ed è da lei che arriverà un importante tassello della storia al cospetto di Angelo…
E poi c’è Bianca. Non è un personaggio che arriva dai ricordi di Angelo ma esiste nel presente, nel momento del racconto e…
Ho trovato questo romanzo molto coinvolgente. Lo scrivere in prima persona dell’autore, il dare voce ai ricordi e alle sensazioni di Angelo facendone un racconto appassionato ma anche il far parlare lui, Angelo, dei tempi che furono, delle sue sensazioni, di come andarono le cose mi è sembrata una tecnica narrativa che non annoia chi legge ma lo tiene vigile ed attento.
A differenza dell’altro libro di Bevilacqua – che proprio non mi scorreva e rispetto al quale ho avuto anche le idee un po’ confuse dal metodo narrativo adottato – in questo romanzo ho fatto fatica a staccare gli occhi dalle pagine e a sospendere la lettura fino a quando non l’avrei ripresa magari il giorno dopo. L’autore ha saputo alimentare in me la curiosità, la voglia di conoscere risvolti e sviluppi che mi hanno permesso di dipingere un quadro molto particolare della storia di David H. Lawrence e della Connie, protagonista de L’amante di Lady Chatterley.
C’è una frase che vorrei riportare, scritta da Lawrence in una lettera consegnata ad Angelo prima di morire.
Attraverso il tuo corpo, amico mio, ho ritrovato l’ultima vita del mio corpo,
attraverso il tuo corpo, Frieda, ho ritrovato l’ultimo splendore dei sensi che tu hai vissuto attraverso il corpo di Angelo,
e attraverso il mio corpo voi avete dato ai vostri corpi il senso di un Dio che è desiderio d’amore.
E' sintetizzato in queste parole il senso di ciò che Lawrence ha messo in atto, raccontato in228 pagine. E devo dire che mi ha anche fatto tenerezza quest'uomo...
La lettura di questo libro mi ha invogliata a leggere altro… Non di Bevilacqua ma di Lawrence. Ora che lo conosco in modo così profondo, ora che ho conosciuto gli spigoli del suo carattere, l’intensità delle sue emozioni, la fatica delle sue scelte, sono curiosa di leggere altro di lui… Uscito dalla sua penna, uscito dalla sua anima prima che dalla sua fantasia!
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Attraverso il tuo corpo
Alberto Bevilacqua
Arnoldo Mondadori Editore
Edizione del 2002
pagine 228
16.00 euro
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