sabato 21 luglio 2018

Il mare dove non si tocca (F. Genovesi)

La voce narrante è quella di un bambino, Fabio. Un bambino che ha sei anni all'inizio della storia e che è alla vigilia della terza media alla fine. Un bambino che vive in una famiglia numerosa e molto particolare dove, oltre ad un padre ed una madre, è accerchiato da una decina di nonni. O di zii che dir si voglia perchè su questo non c'è molta chiarezza. Sono tutti fratelli di suo nonno, hanno tutti nomi che iniziano con la A e sono tutti colpiti da una maledizione: arrivati ai quarant'anni senza una essersi sposati sono destinati a diventare pazzi. E la pazzia che ognuno di essi manifesta è diversa da quella degli altri ma è pur sempre pazzia. Non per loro, però. Le rispettive stranezze sono la normalità. 

E' una scoperta, quella maledizione, che Fabio fa per caso e che lo destabilizza: si rende conto, ben presto, di essere anche lui candidato alla stessa sorte...

Nel libro Il mare dove non si tocca l'autore propone la storia di un bambino che trasmette con spontaneità e con ingenuità attimi di vita che fanno sorridere il lettore ma anche riflettere e commuovere. A me, per lo meno, questo è capitato: ho sorriso per le tante situazioni eccentriche e divertenti in cui il ragazzino si è trovato negli anni ma mi sono anche commossa in più passaggi ed ho riflettuto in altri. Ho riflettuto sul concetto di diversità, su cosa voglia dire essere normale o pazzo, sul rapporto tra padre e figlio, sulla malattia, sull'adolescenza. Una riflessione, la mia, guidata da un ragazzino che potrebbe essere un coetaneo dei miei figli e che mi ha fatto tanta tenerezza.

Fabio è l'unico bambino della famiglia e frequenta più gli adulti dei suoi coetanei. Non è proprio abituato a stare con i bambini e le bambine: i suoi zii, o i suoi nonni che dir si voglia, gli insegnano la vita. A modo loro, ovviamente! Tra tutti questi uomini, le due figure femminili restano in secondo piano: quella della mamma e della nonna che, per guadagnarsi da vivere, puliscono le case degli altri. 
Suo padre è un uomo taciturno ma bravissimo ad aggiustare le cose. Improvvisamente, però, sarà necessario trovare qualcuno che aggiusti lui e la situazione in casa Mancini cambia.
A non cambiare, comunque, sono le stranezze degli altri uomini di casa.

In questo nuovo contesto Fabio assume un ruolo importante: accanto a suo padre, che ha bisogno di lui, ma anche nella società con dei coetanei con i quali si trova a relazionarsi non senza difficoltà sentendosi in più occasioni inadeguato. 
Nella sua vita farà ingresso anche una positiva novità che risponde al nome di Martina e che gli permetterà di aprirsi a sentimenti nuovi, mai provati.

Fabio è un ragazzino che si fa amare. Appare ingenuo, più degli altri. Ma a ben guardare è un ragazzino molto intelligente; accanto ad un cuore grande ha anche una grande sensibilità ed un grande dono: quello di una famiglia speciale che altri non hanno e che, se ne rende conto quasi senza accorgersene, va bene così com'è, nonostante le tante contraddizioni che esprime.

Molti dei racconti di Fabio mi hanno toccata. 
Come quello dell'amore tra suo nonno e sua nonna, il loro allontanamento ed il loro ritrovarsi dopo la guerra. 
O come la storia dello zio Aldo: la storia di un amore mai narrato, sconosciuto a tutti ma che lo fa ancora oggi commuovere ed emozionare. 
Per non parlare della figura di suo padre e del modo in cui Fabio affronta la realtà: si dimostra molto più maturo della sua età oltre che profondamente legato a quell'uomo che, pur parlando poco, è sempre stato il punto di riferimento della famiglia.
Molto bella, a mio avviso, la figura del nonno: è un nonno assente nella vita del ragazzino visto che è morto quando era piccino ma è viva grazie ai tanti ricordi e racconti che si sono tramandati da una persona all'altra.
Ho molto apprezzato la capacità di trasmettere emozioni che l'autore dimostra.

Il libro è scorrevole e quel modo di narrare la quotidianità sua e dei suoi familiari che Fabio mostra al lettore è piacevole.

Con questa lettura partecipo  alla Challenge Diche colore sei? in quanto titolo adatto per lo spicchio azzurro, autore italiano.

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