martedì 24 giugno 2014

Cosa ci faccio di google se... ho una biblioteca!

Bella domanda... Che cosa ci faccio di Google se ho una biblioteca?!?!? E' quanto ci siamo chiesti nel partecipare ad un laboratorio organizzato in biblioteca nel corso del Veregra Street Festival, Festival Internazionale del Teatro di Strada che è in corso in questi giorni a Montegranaro (FM). Tra uno spettacolo e l'altro, tra acrobazie, balletti, mimi e tutto il resto, la biblioteca ha aperto le porte ai giovani utenti e si è presentata in una veste particolare.
Eh si, perchè la biblioteca altro non è se non un luogo in cui si possono trovare risposte a moltissime domande, proprio come si fa quando si usa Google.
Ai piccoli utenti - tutti molto preparati su cosa sia Google e a cosa serva - le operatrici hanno spiegato che non serve cercare virtualmente delle risposte quando le si può trovare sfogliando i tanti libri presenti in biblioteca.
Io avevo portato mia figlia a Montegranaro con l'intenzione di assistere a qualche spettacolo ma quando una delle operatrici le ha proposto di partecipare al laboratorio in biblioteca non ha resistito ed ha detto subito di si. Le è piaciuta anche l'accoglienza, davanti alla biblioteca, con un particolare salottino...
All'interno della biblioteca è stato messo in moto un particolarissimo motore di ricerca. Non virtuale... no no... reale. Più che reale! Le operatrici avevano preparato una serie di domande, scritte su dei bigliettini inseriti all'interno di un cappello: gli utenti sono stati invitati a pescare una domanda per poi cercare la risposta nel grande motore di ricerca rappresentato dalla biblioteca. Ecco, dunque, che gli utenti sono stati chiamati a capire l'argomento e a cercare il libro adatto. Bhè, mia figlia ha voluto pescare più di una volta... Almeno quattro (se ho tenuto bene il conto). La prima domanda era: "Quali aono i monumenti più importanti di Roma?" e mia figlia è andata alla ricerca di un libro che parlasse di Roma. Ha trovato un bellissimo libro fotografico che le ha mostrato i monumenti della Capitae in tutto il loro splendore, anche con pagine che arrivavano ad estendersi per oltre un metro. Molto bello ed affascinante. Non c'erano testi ma l'abbiamo apprezzato entrambe per la bellezza che ci hanno trasmesso... e ci ha anche fatto venir voglia di andare alla scoperta "di persona" di tali bellezze!

Non paga della scoperta, ha pescato di nuovo ed ha trovato una domanda del tipo: "Come funziona il telefono?". Risposta trovata su un libricino illustrato da Agostino Traini, parte di una collana che conoscevamo già. E poi, ancora, "Cosa sono i terremoti?" per passare a "Come è nato internet?". Noi conoscevamo la biblioteca ed anche la disposizione dei vari libri ma, per l'occasione, si era fatto ordine e la disposizione era stata modificata per semplificare la ricerca per cui per noi è stata una vera e propria caccia al tesoro.
Mia figlia si è divertita (io con lei) ed ha anche individuato diversi libri che intende prendere in prestito la prossima volta che andremo in quella biblioteca in orario di apertura.
 
Insomma, anche in occasione di una iniziativa particolare come il Veregra Street abbiamo fatto tappa in biblioteca tornando a casa soddisfatte. 

Nessun commento:

Posta un commento