venerdì 27 aprile 2012

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo (A. Niffenegger) - Venerdì del libro

Quando fu Paola a suggerire questa lettura, in un vecchio Venerdì del libro, questo libro (chiedo scusa per la ripetizione) era già in mio possesso. L'ho letto solo ultimamente ed anche a rilento per via di alcune interruzioni dovute a libri che dovevo restituire in fretta.
L'ho terminato ieri sera ed anche se Paola ne ha parlato tempo fa, vorrei esprimere il mio parere in merito approfittando del periodico appuntamento che il Venerdì del libro ci offre.
Ci ho messo un po’ ad arrivare alla fine delle 500 pagine scritte da Audrey Niffenegger e devo ammettere che solo verso la fine ho iniziato ad emozionarmi per quanto leggevo. Probabilmente all'inizio ne ho sottovalutato le potenzialità o non mi aveva presa a dovere.

Henry è un uomo strano. Molto strano. Lui viaggia nel tempo. Si trova a vivere la sua vita passata e a conoscere quella futura spostandosi da un anno all’altro per pochi minuti o anche per ore: una fortuna, si potrebbe pensare… ma non è proprio così. Ogni volta che viaggia si trova in un altro tempo nudo e disorientato e scompare nei momenti più impensabili, senza poter controllare questa cosa con la sua volontà.
Questo, in breve, ciò che caratterizza il libro. Un libro che è scritto a due voci nel senso che viene proposto il punto di vista di lui ma anche quello di lei, Clare, sua moglie. Clare, quella bambina che a tredici anni incontra quell’uomo che diventerà suo marito solo diversi anni dopo. Quella moglie che si troverà a fare i conti con una vita fatta di assenze, quelle di Henry. Una donna che vive la situazione cercando di carpirne i lati positivi ma soffrendo, volente o nolente, di tutto ciò che la malattia del marito comporta. Perché quella di Henry è una malattia genetica pertanto trasmissibile ad eventuali figli. Ed Henry e Clare ne avranno, di figlI: una bambina che si chiama Alba. E qui potrebbe iniziare un’altra storia con tutti i presupposti giusti per scrivere un altro libro.

I capitoli vengono proposti con dei titoletti che riportano la data e le età dei protagonisti: l’autrice accompagna il lettore avanti ed indietro nel tempo con maestria. Questo va detto. Mettere in piedi una trama così complessa, fatta di giorni, di mesi, di anni che debbono combaciare nel racconto come in un puzzle… Bhè, non credo che sia stata cosa facile. E quando, in apertura, dicevo geniale intendevo proprio questo aspetto. Dicevo anche assurdo, perché in effetti si tratta di situazioni di mera fantasia.
Devo ammettere che più volte ho rischiato di perdermi tentando di dare un ordine a quei passaggi avanti ed indietro nel tempo che l’autrice propone con il suo personaggio e che solo verso la fine ho iniziato ad appassionarmi davvero alla lettura. 

Mi sono commossa nel finale e mi sono chiesta, alla luce delle vicissitudini narrate dall’autrice, se sia davvero un vantaggio potersi ritrovare nel futuro, incontrare la propria figlia che ti dice di essere morto anni fa… Soprattutto quando realizzi che quel concetto di “anni fa…” detto nel futuro, nel tuo presente è tra poco… Non so se ho reso bene l’idea... E poi quel senso dell'attesa, quel non sapere dove sia e cosa faccia la persona che si ama, quella necessità di dover per forza fare i conti con quella pesante assenza...

Si tratta di un genere molto particolare, che deve piacere per non perdere il filo e per non perdersi da un viaggio all’altro. 
A me è piaciuto e probabilmente lo rileggerei anche, per mettere un po' più d'ordine nei miei pensieri nelle more della lettura, alla luce del finale... 

E chiudo con una frase che mi ha colpita più di tutte le altre...

Ti amo... il tempo non è nulla.
***
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Audrey Niffenegger
Oscar Mondadori
10.00 euro

7 commenti:

  1. Interessante questa recensione, mi ero persa quella di Paola, probabilmente ancora non partecipavo al venerdì del libro!mi preoccupa un po' il numero di pagine e il tempo che ci potrei mettere per finirlo ma se ne vale la pena.....buon weekend!

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  2. A me questo libro è piaciuto moltissimo, anzi posso tranquillamente dire che è tra i miei preferiti!è effettivamente un libro particolare ed unico nel suo genere....per me vale assolutamente la pena leggerlo!!!

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  3. Mi hai incuriosito molto: fino alla fine del trasloco, proibito aggiungere libri in casa. Ma dopo, vediamo...

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  4. E' un pò di tempo che penso di prenderlo per leggerlo e in verità ho anche il film da vedere ma in caso leggerò prima il libro e poi vedrò il film.
    La storia mi attrae molto, così geniale e assurda com'è.

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  5. L'ho letto, mi è piaciuto... soprattutto per la genialità dell'invenzione e perché celebra un amore che va oltre i confini del tempo...

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  6. Purtroppo ho già visto il film...mi sarebbe piaciuto leggerlo!

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  7. Ciao Stefania, mi ricordo che ne aveva parlato Paola, forse nel primo o secondo Venerdì del libro a cui partecipavo anche io, e già allora mi aveva incuriosito. Adesso ancora di più. Secondo me non ti devi scusare affatto per la ripetizione dei libri, anche perchè ognuno dà un proprio parere, e l'effetto che fa su di uno non è detto che sia uguale ad un altro, perciò avere anche più recensioni dello stesso libro non è male, o almeno, a me piace!
    Anche se non l'ho letto, la cosa del trattare la trama in tempi diversi deve essere piuttosto difficile, ammiro la fantasia e la maestria di certi scrittori!
    Un saluto! :)

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