lunedì 24 maggio 2010

Il giorno in più (Fabio Volo)

Simpatico ad alcuni. Antipatico ad altri. "Gran ruffiano mediatico" per qualche altro ancora.
Io non ho nessuna idea, in mente, di Fabio Volo personaggio televisivo non avendo mai seguito le sue performances prima di essermi imbattutta in questo libro. Un libro che mi ha catturata a prima vista e che non mi ha lasciato pensare più di tanto. Non mi ha nemmeno dato il tempo di farmi un'idea di ciò che avrei potuto trovare tra quelle pagine o di quale stile un personaggio come Fabio Volo potesse proporre. Ho preso questo libro pensando a quanto spesso si vorrebbe avere del tempo in più di quello che sia ha. Per dire a qualcuno cose non dette, per fare cose rimandate senza motivo... Un libro rispetto al quale non avevo aspettative particolari soprattutto perchè reduce da una lettura piuttosto pesante e difficile da digerire... Cercavo un libro leggero, poco impegnativo, non cervellotico e dal tema più digeribile di quello che avevo appena letto. Mi è sembrato che questo libro potesse fare al caso mio.
***
Il giorno in più
Fabio Volo
I Miti Mondadori
310 pag.
6.00 euro

La foto di copertina l'ha scattata lui. Giacomo. Lui, Fabio. Visto che il racconto è narrato in prima persona, per me Giacomo, il protagonista di questo libro, è lui, Fabio Volo. Ho preso un'edizione economica, in libreria. Un libro più piccolo di dimensioni rispetto alla prima stampa per un totale di 310 pagine che ho letto con estremo piacere. Un romanzo che si lascia leggere per la sua non dico leggerezza... perché non è leggero... direi più che altro per il gradevole stile narrativo. Un racconto scritto in prima persona che mette a nudo emozioni, sensazioni, fissazioni di un giovane uomo che si trova a vivere un'esperienza che lo sconvolge. Lo cambia. Lo tempra.
Giacomo. Un trentacinquenne non facile da descrivere. Un romanticone che si nasconde dietro le fattezze del giovanotto pronto a mille avventure soprattutto in campo sessuale più che in quello amoroso. Perché in amore riconosce di avere avuto una sola storia importante, degna di essere chiamata "storia d'amore". La sua è una vita piuttosto piatta, fatta di soliti gesti, soliti suoni, soliti passi... e solito tram. Il tram su cui sale ogni mattina per andare a lavorare.
Ha avuto un'infanzia che lo ha segnato nel carattere e nel modo di essere. Suo padre ha abbandonato il tetto coniugale quando lui era ancora un bambino. Sua madre, schiacciata sotto le accresciute responsabilità di donna sola, lo ha cresciuto come meglio ha creduto si potesse fare senza rendersi conto che il loro rapporto era privo di dialogo, di contatto vero, quello che rende una madre qualche cosa di più di qualcuno accanto a cui crescere.

Il tram. Sul tram Giacomo incontra una misteriosa ragazza che lo attrae, lo attira, lo affascina, lo intriga. Una ragazza che fa più o meno il suo stesso percorso tutti i giorni e che inizia ad affollare la sua mente senza avere, però, il coraggio di fare la benché minima mossa che potesse avvicinarlo a lei.
Michela. Michela è il suo nome. Lo saprà quando lei le chiederà di prendere un caffè insieme. Il primo e l'ultimo caffè insieme visto che lei il giorno successivo partirà per New York dove l'aspetta una nuova sede di lavoro. I due sono complici, si attraggono ma nessuno fa un passo verso l'altra tanto che si salutano senza nemmeno lasciarsi un recapito telefonico, un indirizzo, niente di niente.

Nello stesso momento in cui credeva di averla trovata, Giacomo l'ha persa. L'ha persa per la sua incapacità di esternare i suoi pensieri, le sue sensazioni. Per l'incapacità di fare quel piccolo passo, quella piccola mossa che in determinate circostanze è essenziale.
Triste, deluso, sconsolato, arrabbiato con se stesso, Giacomo si rassegna alla situazione e ci metterà un po' per capire che se vuole cambiare le cose, se non vuole che una possibile storia muoia ancor prima di nascere per colpa della sua inerzia, deve fare qualche cosa. Prendere una decisione. Coraggiosa, importante. Una decisione che gli cambierà la vita. Una decisione che arriverà grazie anche alla sua più cara amica. Si tratta di Silvia. Sono stati anche amanti, in passato, ma non poteva funzionare. Se ne sono resi conto ed ora sono due carissimi amici, di quelli che si confrontano, si raccontano tutto, che non hanno paura di piangere l'uno tra le braccia dell'altro mostrando le proprie debolezze.
Silvia ha un matrimonio traballante, una figlia che si chiama Margherita ed una famiglia che non l'appoggia nella sua idea di lasciare un marito che non ama più. Confidente di Giacomo, Silvia lo farà riflettere sul suo presente e sul futuro che non si concretizzerà mai se non si decide a fare quella scelta coraggiosa che in quel momento il destino gli ha posto davanti.

Partire. Partire per cercarla sapendo solo il suo nome e la sua destinazione. Giacomo parte. Lui che ha sempre voluto certezze nella sua vita, che non ha mai osato spezzare la sua routine si sente pronto per fare il grande passo. Sfida se stesso, la sua insicurezza, il suo modo di restare attaccato alla sua vita di ogni giorno. Allo stesso tempo, però, si troverà ad accettare una sorta di sfida tanto inaspettata quanto sconvolgente dal punto di vista sentimentale ed anche erotico, perchè no.
Lascia non senza dolore sua nonna, la donna che lo ha materialmente visto crescere, che l'ha coccolato, amato con tutta se stessa, che si è relazionata con affetto con lui cercando di capirlo, per quanto fosse possibile. Sono quelli con Silvia e con la nonna i suo legami più forti. Quelli che segneranno anche la sua storia da quel momento in avanti. Giacomo parte con il suo bagaglio fatto di insicurezze, di indecisioni, di sogni... Un sogno, in particolare: trovarla, parlarle e possibilmente trovarsi in sintonia con lei. Da qui in avanti sarà tutta una scoperta per Giacomo come per il lettore che si trova immerso in una serie di circostanze che stappano sorrisi ma fanno anche pensare.

Il merito di Fabio Volo credo sia stato proprio quello di condurre il lettore pagina dopo pagina senza annoiarlo ma anche senza rendere la lettura troppo pesante. Non ci sono ricercatezze lessicali di chissà quale genere. Le sensazioni di Giacomo, i suoi ricordi, i suoi pensieri, le sue emozioni vengono trasmesse con estrema semplicità ed in modo diretto. Ed ogni volta ci scappa un sorriso per via di momenti davvero comici, ma altrettanto semplici. Ogni lettore può trovare in Giacomo qualche cosa di se. Del suo carattere, delle sue vicissitudini in campo sessuali, dei suoi timori e delle sue paure. Un modo molto gradevole di considerare il lettore alla sua "altezza"... Al suo livello, come dice Michela, alto o basso che sia.
Molto bella la figura della nonna... mi ha fatto pensare molto alla mia, di nonna. Ed il suo ruolo, nella storia, sarà determinante... Come lo è stata nella vita di Giacomo. Determinante. Lo sarà anche nelle more dell'avventura di suo nipote alla ricerca della ragazza del tram. Una nonna sempre presente per lui, arrivata a vivere un periodo particolare della sua vita. Ruolo particolare anche in questa fase.

Non conoscevo Fabio Volo nelle vesti di scrittore ed è stato questo l'unico suo libro che ho letto, per ora. Ne sono rimasta positivamente colpita. Una lettura che mi ha dato anche modo di riflettere. Riflessioni che arrivano, spesso, nei dialoghi diretti tra i vari interlocutori. Interrogativi che costringono a pensare. Considerazioni che il lettore può fare proprie. Una buona lettura.
Un racconto che invita a fare scelte coraggiose. Una lettura che non sarà sconvolgente, questo c'è da dirlo, ma che non mi ha lasciata indifferente. Almeno per me è stato così.
Il finale? Inaspettato. Tutt'altro che scontato. Epilogo di una storia molto singolare. Quella di Giacomo alla ricerca della ragazza del tram.
Un libro romantico. Si, romantico. Credo che sia questo il genere di appartenenza. Un libro che si fa leggere volentieri e che sconsiglio solo a chi fosse allergico a storie d'amore, che siano esse a lieto fine oppure no.
Si narra una storia leggera ma non così sciocca come si potrebbe pensare. Una storia che invita a riflettere su tanti aspetti dell'amore, del rapporto tra le persone, delle scelte che la vita spesso ci mette davanti ma che non sempre siamo pronti a fare.

Le descrizioni che sono proposte da Fabio Volo, soprattutto nel descrivere momenti d'intimità, sono molto convincenti. Mai volgari. Mai forzate. Ma capaci di mettere in moto l'immaginazione tanto da far vedere davanti agli occhi quei corpi, quei movimenti, quei contatti. Ottima capacità descrittiva, la sua, con una buona dose di romanticismo che non ci sta affatto male.
Un libro che ha risposto appieno alle mie esigenze. A quelle del momento, se non altro, alla ricerca com'ero di qualche cosa di scorrevole e gradevole. Se si hanno preconcetti in merito al "personaggio" Fabio Volo si farà fatica a prendere in mano un suo libro non foss'altro per l'idea di lui che si potrebbe avere. Io l'ho letto senza pensare all'autore ma al protagonista della storia. E la lettura mi è piaciuta. Nel suo genere, un libro che promuovo!

1 commento:

  1. Io avevo tanti preconcetti, per l'idea che ciascuno debba fare il suo mestiere, invece, dopo. Primi capitoli, secondo me un po' lenti, il romanzo mi ha preso. Non mi ha convinta fino in fondo però mi è piaciuto.

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