martedì 11 aprile 2023

If we were villains. Non è colpa della luna (M. L. Rio)

  

Ho ascoltato questo libro, non l'ho letto. E, ne sono certa, se l'avessi letto l'avrei abbandonato subito. 

Ho pensato di ascoltarlo senza curarmi di conoscere la trama e nemmeno saperne i precedenti - dove, come, quando e perchè fosse già stato pubblicato, edizione illustrata etc. etc... - visto che mi era utile per una challenge di lettura ed ho voluto dargli un'opportunità.

Senza dilungarmi troppo dico subito che si sarebbe risolto almeno con 100 pagine di meno. Tante, troppe le divagazioni del tutto inutili che possono piacere agli amanti di Shakespeare ma che se assunte in dosi massicce alle fine stancano. Per lo meno per me è stato così. 

La storia è piuttosto semplice e nemmeno tanto geniale: Oliver Marks è stato in carcere per dieci anni pagando per l'uccisione di un suo compagno di college. A distanza di tanto tempo si arriva finalmente alla verità, quella che è stata taciuta, quella che è stata mistificata con il beneplacito di più d'una persona (a quanto pare) che era perfettamente consapevole di come stessero le cose.

Oliver era uno studente della Dellecher, una prestigiosa scuola d'arte drammatica degli Stati Uniti nella quale si vive di pane e Shakespeare, letteralmente. Tutto porta ai suoi drammi anche nella vita fuori dal palcoscenico e questo, sono onesta, in più punti mi ha proprio stancata. 

Ci può stare per un po' ma alla fine stanca.
Opinione personale, ovviamente.

Oliver è uno dei sette compagni di corso del quarto anno: sono amici, condividono la passione per il teatro e non solo. Condividono superalcolici, canne a volontà ed anche un modo di fare alquanto cospiratorio nel momento in cui Richard viene trovato in fin di vita in mezzo ad un gelido lago. Negli ultimi tempi si comportava in modo strano, il ragazzo. Era diventato violento (mi sarebbe piaciuto conoscere più a fondo questo personaggio e capire il perchè dei suoi improvvisi atteggiamenti) e nel rapporto con i suoi amici perdeva spesso la testa tenendo comportamenti tutt'altro che graditi. Ma quando viene trovato esanime nelle acque gelate i suoi sei compagni fanno una scelta ben precisa. Una scelta che difenderanno con le unghie e con i denti finché potranno.

Perchè Oliver finisce in carcere? Perché che è stato in carcere lo si sa fin dall'inizio... è questa l'unica curiosità che mi ha portata ad ascoltare il libro fino alla fine. Tutto il resto mi ha anche annoiata un po'. 

Praticamente i protagonisti vivono in ambiente accademico. La storia lega i ragazzi l'uno a l'altro a doppio filo, più di quanto loro stessi possano pensare. Amore, passione, lealtà, bugie, inganni, canne ed alcol... questo il mix che porta a dipingere i tratti di un ambiente che non mi è piaciuto affatto. Quelle maschere che indossano a teatro sembrano non cadere mai, tanto da rendere i personaggi non del tutto credibili o, per lo meno, quasi inconsapevoli di ciò che fanno...

Credo che i personaggi avrebbero potuto dire molto di più, soprattutto dal punto di vista psicologico: è come se fossero stati posti tutti allo stesso livello, tutti protagonisti, ma senza approfondirne nessuno. Peccato, poteva essere una svolta importante quella di dare maggiore spessore ai personaggi sacrificando, magari qualche citazione di troppo. 

Non è un libro che consiglierei, tantomeno a lettori più giovani ai quali passerebbe il messaggio che fare abuso di superalcolici e spararsi una canna dietro l'altra sia la normalità in certi ambienti. Mi piace pensare che sia un'esagerazione pura e semplice e non lo gradisco come messaggio. Legare l'arte a comportamenti di questo tipo secondo il mio parere sminuisce il ruolo dell'artista ma anche questa è un'opinione personale.

Per fortuna è finito. Passo decisamente ad alto sperando di dimenticarlo in fretta.

Ps. se volessi essere pignola anche dal punto di vista dello stile, della grammatica, potrei dire che "Il suono dei miei pasi le fecero..." non è corretto perché il suono è singolare e il verbo è plurale... ma evito. Non credo che serva a rendere il mio pensiero più completo.
***
If we were villains. Non è colpa della luna

M. L. Rio
Fassinelli editore
320 pagine
19.90 copertina rigida, 9.99 Kindle, Audiolibro

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