domenica 6 aprile 2014

La prima stella della notte (M. Levy)

L'ultimo libro letto nel mese di marzo, che solo ora riesco a recensire, è arrivato tra le mie mani per caso. Mi ha attirata il titolo ed anche la copertina: quest'ultima, in particolare, mi ha fatto pensare ad un viaggio, un'avventura... e non mi sono nemmeno curata di leggere la trama sul retro della copertina. Sbagliando. Eh si. Non perchè non sia un libro gradevole da leggere ma perchè si tratta di un libro che riprende la storia di due personaggi - Adrian e Keira - che erano già stati protagonisti di un altro libro di Levy dal titolo Il primo giorno.

Le due storie non sono di per se collegate ma ci sono dei personaggi che i protagonisti hanno chiaramente incontrato in precedenza (ed io non ne conosco le circostanze...) e situazioni che sono conseguenza di quanto accaduto nel libro precedente. Non si tratta di un vero e proprio sequel visto che la storia narrata ne La prima stella della notte si regge bene anche da sola. Manca, però, qualche tassello che, se avessi fatto più attenzione, avrei potuto conoscere partendo dal primo libro e non da questo. Avrò imparato la lezione? Non è la prima volta che mi capita... Scelgo un libro sulla scia dell'entusiasmo di un momento poi mi rendo conto che avrei dovuto fare più attenzione e mi trovo a leggere libri al contrario, partendo dal secondo e tornando poi, magari, al primo.

Si tratta di un libro che propone una buona dose di avventura in un ambiente - quello della paleontologia, dello studio delle stelle, dei popoli antichi e delle loro origini - rispetto al quale ho poca familiarità ed al quale mi sono avvicinata con interesse. Eh si, perchè anche attraverso un romanzo si possono acquisire nozioni (o risvegliare quelle acquisite al tempo della scuola) oramai dimenticate.

Adrian è convinto che la sua Keira non sia veramente morta come tutti gli dicono. Sono stati entrambi vittime di un incidente finendo in auto in un fiume ma il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Adrian sente che non è morta e non smette di cercarla fino a che non arriva un misterioso personaggio che lo indirizza verso un luogo che gli permetterà di riabbracciare la sua donna. Da qui inizia una nuova avventura alla ricerca di un antico manufatto, ridotto in frammenti, che è la chiave di volta di una importante scoperta ma che si rivelerà anche una pericolosa arma contro l'umanità. 
La storia si snoda attorno a tutto ciò e non manca una buona dose di romanticismo che fa da sfondo all'intera avventura. Non mancano i buoni sentimenti - l'amore, l'amicizia - ma nemmeno tradimenti, spionaggio, pedinamenti ed anche violenza pur di impedire ai due ricercatori di arrivare alla fine della loro avventura con nuove conoscenze.

Senza svelare oltre la trama mi limito a dire che in diversi passaggi mi sono persa tra un personaggio e l'altro. Sono tanti i personaggi che fanno capolino da un capitolo all'altro. Capitoli che alternano diversi luoghi e diverse situazioni, momenti anche contemporanei ma che fotografano situazioni di diverse parti del mondo.
I due protagonisti si trovano a girare il mondo con una facilità esagerata. Con la stessa facilità i due vengono sempre e comunque pedinati, rintracciati, controllati... Questo un po' mi è sembrato esagerato ma visto che si parla di Nazioni che si muovono per salvare l'umanità... bhè, tutto ci può stare, soprattutto in un'opera di fantasia.

Il finale mi ha lasciata un po' perplessa ma non voglio dire il perchè, sarebbe davvero una cattiveria nei confronti di chi il libro non lo ha letto ed avesse intenzione di farlo.

Se mi è piaciuto? Si ma senza troppo entusiasmo. Ho apprezzato le nozioni scientifiche che vengono dispensate, seppur in pillole, anche se in alcuni passaggi ci si è dilungati un po' troppo in dialoghi attorno ad argomenti di questo tipo. Una volta fatta mente locale tra i tanti personaggi e messo a fuoco il problema, la lettura scorre via veloce... 
*** 
La prima stella della notte
Marc Levy
Bur Rizzoli
10.50 euro


2 commenti:

  1. Per il momento il genere e l'autore non mi attira molto...

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  2. ....io in alcuni punti ho rischiato di perdere il filo ;-)

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