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venerdì 2 settembre 2016

Matilde di Canossa e la freccia avvelenata (V. Cercenà) - Venerdì del libro

Non ho mai particolarmente amato i romanzi storici ma non so da dove arrivi questa mia convinzione. Di veri romanzi storici, infatti, non ne ho letti molti per  cui credo che siano più che altro i miei pregiudizi rispetto a letture che ritengo a priori impegnative ad avermi convinto di ciò.

Il libro della serie Si, io sono, Lapis edizioni, collana che propone le avventure di grandi personaggi quando ancora grandi non erano mi è piaciuto e lo consiglio caldamente.
Ho cercato in biblioteca Matilde di Canossa e la freccia avvelenata. Il titolo mi aveva incuriosita quando mi era capitato davanti agli occhi nel corso di una ricerca sul sistema on line delle biblioteche della mia zona. L'ho cercato ed al primo tentativo non ho avuto fortuna visto il bibliotecario a cui l'ho chiesto, pur avendolo disponibile nel registro, non lo aveva trovato.
Non avevo insistito ma sono tornata di recente alla carica ed ho avuto fortuna: mi sono trovata tra le mani un volume nuovo di zecca, probabilmente mai sfogliato, con 143 pagine destinate a giovani lettori visto che si tratta di un libro per ragazzi.
Questo non mi ha di certo fatta desistere  visto che non disdegno affatto - chi mi segue oramai lo sa bene - letture per ragazzi che possano permettermi di intervallare letture più impegnative.

Ebbene, prima di iniziare la storia - correlata anche da immagini con scene tratte dal libro - vengono brevemente presentati i personaggi e l'illustratore (Alfredo Belli) dà loro un volto. Il volto che poi, ovviamente, riprende nelle varie immagini interne ai capitoli.

L'autrice, Vanna Cercenà, racconta la storia della piccola Matilde e, seppur romanzata, parla della sua vera storia: la vita agiata, l'essere destinata a diventare una donna di potere, la tragica morte del padre, il nuovo matrimonio della madre, la prigionia per arrivare ad uno sguardo fiducioso verso il futuro.

La storia è narrata con riferimenti a vicende storiche bene precise senza però che la narrazione diventi pesante. Assolutamente. Devo dire che la fine è arrivata in fretta ed avrei letto volentieri anche altre 200 pagine se l'autrice avesse voluto continuare a raccontarmi la sua storia... non dico fino alla sua morte, ma per qualche altro anno! Poi, però, mi sono ricordata della dicitura che appare in copertina: le avventure dei grandi personaggi quando ancora grandi non erano. Ecco fatto: la storia per forza doveva restare ancorata ad una Matilde bambina.

Credo che sia una lettura da suggerire a giovani lettori (e non solo) che possano appassionarsi a personaggi importanti realmente esistiti. Io ammetto di essere andata a fare qualche ricerca in rete per meglio conoscere questa ragazzina prima, donna potente poi! Eh si... ho concluso la lettura con una forte curiosità rispetto a questo personaggio ed ho imparato qualche cosa di nuovo.

Positivo, no? Sono anche andata a cercare informazioni sul resto della collana e vengono proposte le storie di un sacco di personaggi interessanti in questa collana come Dante, Freud, Michelangelo, Agatha Christie, Goldoni, Boccaccio e tanti altri.

Ho notato un solo errore (secondo me lo è) nella frase:
Due lacrime le rotolano sulle guancie arrossate dall'aria fresca...
Da quel che so io di grammatica il plurale di guancia non è guancie ma guance... Mi sbaglio io?
E poi ho anche notato l'uso di un verbo un po' difficile, soprattutto se penso che è un libro per ragazzi: l'uso, in un passaggio, del verbo aborrire
 ...lisci capelli color carota che lei aborre.
Io non avrei mai usato questo verbo, pur essendo giustissimo e corretto. Magari avrei scritto che lei odia o che non sopporta. Più semplice ed allo stesso modo efficace, ma questa è una mia opinione del tutto personale e non intendo di certo contraddire l'autrice. Solo che mi sembra un tantino difficile per un giovane lettore essendo un verbo che si usa poco.
A parte questi particolari che nulla tolgono nel complesso al libro (lungi da me il pensiero di voler fare la maestrina... è solo che a certe cose ci faccio caso e poi mi viene spontaneo segnalarle) consiglio questa lettura ai lettori più giovani a partire da mia figlia, che è qui accanto a me, e che ha già scelto questo libro come sua prossima lettura. E cercherò anche gli altri della collana, senza ombra di dubbio.

Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 5: un libro con un nome proprio femminile nel titolo.
Ps. ottima idea regalo. Il libro si presenta bene sia esteticamente che nei contenuti. E non costa nemmeno molto: 8.50 euro. Segnalarlo per questo Venerdì del libro mi sembra in minimo!

3 commenti:

  1. Adoro Matilde di Canossa e mia figlia si chiama così proprio in suo onore.
    Per che età è indicato il libro?

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  2. Prendo nota di questo libro per quando i miei figli saranno più grandi.
    Treccani dice che il plurale di guancia è "guance".
    Buona serata.
    Ketty
    Ketty

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