E' un viaggio nei ricordi quello che fa Chiara Frugoni nel libro Perfino le stelle devono separarsi, un libretto con poca trama, così lo definisce l'autrice.
In effetti si tratta di una biografia per redigere la quale l'autrice attinge alla storia della sua famiglia, arrivano fino a quella di suo padre e di sua madre. Un tuffo nel passato raccontato con l'emozione che è propria di chi racconta di persone che ha amato, di situazioni che sono rimaste nel cuore.
Ammetto di aver preso in prestito il libro senza sapere nulla dell'autrice. Solo dopo, nelle more della lettura, ho cercato delle informazioni su di lei ed ho scoperto che si tratta di una storica italiana, specialista del Medioevo e della Storia della Chiesa. Che ignorante che sono!
Dal libro, però, poco traspare della Chiara Frugoni di cui ho letto in rete. Sono altri i protagonisti. Sono coloro che l'hanno preceduta, i suoi avi e le loro storie.
Spiccano le personalità di nonna Teresa e dello zio dottore, tanto per citare qualche esempio, colui che quasi mai viene chiamato per nome ma attorno al quale ruotano parecchi racconti.
E, su tutto, Solto: una piccola cittadina bergamasca dove l'autrice ha trascorso parecchie estati, a casa dei nonni.
Il racconto è arricchito da foto storiche che completano le minuziose descrizioni. Parecchie, ne ho trovate parecchie di descrizioni soprattutto in merito ai luoghi. Come ho trovato molto affetto nel parlare delle varie situazioni narrate. Dalla storia dei nonni fino al suo primo amore. Un lungo arco di tempo che l'autrice ha voluto fissare per i posteri, affinchè restasse memoria delle sue radici.
In alcuni passaggi mi è sembrato di sentire racconti a me familiari, soprattutto in relazione ai nonni, al loro ruolo, alle loro abitudini. Ed anche la mia, di memoria, ha fatto un tuffo nel passato non tanto in relazione a quanto letto quanto per via del prepotente pensiero dei miei nonni, oramai scomparsi, che è sempre vivo in me.
Il libro non mi ha appassionata in modo particolare, devo ammetterlo, probabilmente per via del fatto che non amo le biografie. Però va detto che è scritto molto bene e che il lettore è aiutato anche da un elenco (in rigoroso ordine alfabetico) dei personaggi di cui l'autrice parla.
Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 1: libro scritto da un'autrice.
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