Ho iniziato a leggere il libro Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
 assieme ai miei figli, come lettura della buonanotte. Un capitolo a 
sera. Ultimamente, però, impegnati come sono con un campo estivo in 
fattoria, stanchi morti come si ritrovano la sera, la lettura l'ho 
terminata da sola perchè non riusciamo proprio a leggere qualcosa 
insieme, di sera, causa sonno. 
Zorba
 è un bel gattone nero che trova un uomo. Un uovo di gabbiano. Non è 
solo: è accanto alla sua mamma morente. A lei, consapevole di essere in 
punto di morte, Zorba promette che coverà l'uovo con amore, che non 
mangerà il piccolo gabbiano che nascerà e... che gli insegnerà a volare.
Ok
 covare l'uovo. Ok non mangiare il piccolo (che poi si rivelerà essere 
una piccola) ma come si fa ad insegnare ad un gatto a volare?
Quella
 che viene raccontata è una storia di amicizia, di collaborazione, di 
altruismo. Protagonisti sono degli animali che danno una bella lezione 
agli uomini spesso impauriti dalla diversità, spesso titubanti davanti 
ad imprese che possono sembrare titaniche. 
"Sull'orlo del baratro ho capito la cosa più importante"
"Ah sì? E cosa hai capito?"
"Che vola solo chi osa farlo"
Il
 linguaggio usato è semplice - si tratta di una lettura consigliata per 
giovani lettori - e scorrevole ma ammetto che, sulla scia del grande 
successo avuto da questo libro, mi aspettavo qualcosina di più. Il 
finale è molto rapido, fulmineo, veloce. Credo che meritasse un po' di 
approfondimento in più.
L'autore
 introduce tempi come l'inquinamento, il coraggio, l'amicizia e fornisce
 degli spunti per riflettere, a grandi così come a piccini. Però manca quel certo non so che.
Probabilmente avevo delle aspettative troppo alte visto il tam tam che si è alimentato attorno a questa storia.
Bel formato, questo va detto: cartonato, bella copertina, si presenta molto bene. 
E'
 una storia tenera ma ci si deve avvicinare a queste pagine senza troppe
 pretese per poterlo archiviare come un bel libro altrimenti resta un 
po' di amaro in bocca come è capitato a me.
Ai
 miei figli la storia sta piacendo. Siamo arrivati, nella lettura con 
loro, al punto in cui i gatti devono mettere in moto il loro ingegno per
 aiutare Fortunata perchè, da soli, non ce la fanno. Parlo al plurale 
perchè Zorba mette in campo un bel gioco di squadra coinvolgendo anche i
 suoi amici felini e facendo passare loro che la parola data alla 
gabbiana in punto di morte coinvolga tutti.
Con questo libro partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 6: un libro nella cui cover non siano raffigurate persone.
Con questo libro partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 6: un libro nella cui cover non siano raffigurate persone.

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