Ho pianto. Erano secoli che non mi accadeva di piangere durante la lettura di un libro ma con Storia di una ladra di libri ho pianto. Mi ha emozionata, mi ha toccata... non credo che lo dimenticherò. Come si può dimenticare una storia così? La storia della sofferenza e della morte di molti... Un pezzo di storia che, seppur per mezzo di un romanzo, viene raccontata con tutta la sua violenza.
So che non è una novità per il Venerdì del libro ma vorrei comunque consigliarlo anche io, rafforzando ciò che è stato detto in precedenza.
Il libro che ho letto mi è stato regalato dalla mia amica Rachele ma, lo ammetto, avevo già nella mia personale libreria la versione precedente - La bambina che salvava i libri - che era in attesa di lettura. Il mio, nuovo di zecca, l'ho regalato. Ho tenuto questo.
Io il film non l'ho visto e non credo che lo vedrò. Vorrei conservare la delicatezza e, allo stesso tempo, la violenza di certe descrizioni, la tenerezza di alcune situazioni e la tragicità di altre senza passare per la tv.
La voce narrante è quella della Morte. Lei che vaga alla ricerca di anime da abbracciare, da portare via, nel periodo in cui è ambientato il libro ha molto da fare. Molto... e non è semplice il suo lavoro, anche se può sembrare il contrario. In molti, in quel periodo, la invocavano ma lei molte volte passava oltre, perchè non era arrivato il momento.
La protagonista è Liesel Meminger. Ha nove anni quando perde suo fratello con il quale avrebbe dovuto essere adottata da una nuova famiglia. Proprio al funerale di suo fratello inizia la sua carriera di ladra di libri. Ne raccoglie uno, dall'aspetto tetro, accanto alla bara nella neve. Lo porta via. Sarà il primo di una lunga serie.
La Morte narra la storia di questa bambina e della sua famiglia adottiva, dei suoi amici ma anche di tutti coloro che si sono trovati a vivere quegli anni di guerra. E' il 1939 e siamo nella Germania Nazista. Non credo che serva dire altro.
Interessante ed originale la narrazione affidata alla Morte. Interessante ed originale anche il modo con cui la Morte racconta la storia. Spesso svela ciò che accadrà parecchio più avanti per poi dedicarsi ai dettagli. Ciò non toglie nulla al gusto della lettura. Tutt'altro.
Liesel scopre il potere delle parole, impara a leggere grazie al suo padre adottivo e diventeranno parte integrante della sua vita seppur in un modo molto particolare.
Vorrei sottolineare un dettaglio, un aspetto che mi ha coinvolta parecchio. Come Liesel, anche io mi sono trovata a leggere una storia per una persona cara che stava male. Serbo un tenero e allo stesso tempo triste ricordo di quel momento per cui quella ragazzina che leggeva a voce alta per qualcuno... bhè... mi ha toccata.
E, dicevo, ho pianto. Sono riuscita a resistere in più punti, lo devo ammettere... ma verso la fine non ce l'ho più fatta. Non voglio dire a quale punto per non svelare troppo della trama. Ma è un incontro davvero emozionante che mi ha toccato le corde del cuore ed ha aperto i rubinetti delle lacrime... Emozionante davvero. L'autore usa le parole con maestria. Dipinge immagini con le parole. Trasmette emozioni. Rende la Morte una narratrice impertinente, a volte, ma sempre molto oggettiva e, non per questo, distaccata da quanto accade. Si dispiace per dover portare via le anime di questa o quell'altra persona e trasmette tutto ciò con le parole.
La ladra di libri riusciva soltanto a concentrarsi sugli ingranaggi delle parole, a vedere i loro corpi distesi sulla carta, schiacciati perchè lei potesse camminarvi sopra.Che altro dire... Pensando a quel periodo storico si riesce ad immaginare senza problemi che non si tratta di un libro leggero, spensierato. Tutt'altro. Ma la narrazione così come pensata non rende la storia pesante ma rende la lettura scorrevole... e lascia la voglia di andare avanti tutta d'un fiato.
Piaciuto. Consigliato.
Lo leggerò, lo leggerò senz'altro...con un fazzoletto sul comodino.
RispondiEliminaMi ha ispirata più volte la copertina di questo libro ma non l'ho ancora preso. Direi che merita!
RispondiEliminaL'ho in lista da molto tempo, la tua recensione mi ha convinto ad accelerare i tempi.
RispondiEliminaHo visto il film, fossi in te lo vedrei.
RispondiEliminaHo visto il film, fossi in te lo vedrei.
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