Mi ero ripromessa di leggere altro di Donato Carrisi, in particolare dopo aver
letto (tutta d'un fiato) Il
Suggeritore.
L'ho fatto e non sono rimasta delusa.
Anche questa volta Carrisi propone un
thriller che tiene il lettore incollato alle pagine e ripropone un personaggio
già conosciuto con il libro precedente.
Torna Mila Vasquez, agente della
sezione investigativa per le persone scomparse, la figura femminile che aveva
già avuto un ruolo ne Il Suggeritore e di lei si approfondisce la personalità.
Emergono le sue paure, sono palpabili le sue fragilità, i suoi spettri ma anche
il suo coraggio ed il suo intuito.
Dopo il caso del Suggeritore - che ha
lasciato in lei un segno indelebile - si trova alla prese con un altro caso
altrettanto misterioso e difficile. Questa volta ha a che fare con le ombre che
tornano da un luogo sconosciuto... sono gli scomparsi che, dopo tanto tempo,
tornano a farsi vivi con degli intenti tutt'altro che buoni.
Dove sono stati per tutto il tempo in cui
hanno fatto perdere le proprie tracce?
Chi c'è sotto al loro brutale ritorno?
Perché?
Entrano in scena personaggi che la aiuteranno
a fare chiarezza sul caso anche se, fino alla fine, si lascia il lettore in
sospeso...
Carrisi torna a portare per mano il lettore
nei meandri delle ricerche. Come avvenuto in precedenza, anche in questo caso
non abbandona il lettore davanti a termini relativi alle indagini che
potrebbero essere difficili da comprendere per chi non è eccessivamente preparato
sull'argomento. Carrisi aiuta il lettore a capire fornendo in modo chiaro - e
tanto da non intralciare affatto con il racconto - spiegazioni relative a
modalità operative ed investigative che altrimenti resterebbero un po'
difficili da comprendere.
Segno, ancora una volta, di una profonda
conoscenza dell'argomento. Trovo che sia un dettaglio apprezzabile, che fa la
differenza rispetto a molti altri autori che, pur imbastendo trame altrettanto
intriganti, lasciano i lettori soli davanti a tecnicismi scontati per chi è del
mestiere ma astrusi a chi del mestiere non è.
Il libro racconta una storia che si svolge sette anni dopo che Mila si è occupata del caso del Suggeritore: ora si occupa di un caso che ha molte analogie con il precedente.
E tutto, stavolta, ruota attorno ad una
teoria... un'ipotesi. L'ipotesi del male, appunto. Un'ipotesi secondo la quale il
bene di alcuni coincide sempre con il male di altri, ma è valido anche il
contrario.
La storia non può essere raccontata nei dettagli. Mi limito a dire che apprezzo sempre di più Carrisi, il suo modo di scrivere e di dimostrare di avere cognizione di causa. Suspense assicurata, intreccio ben strutturato, scrittura fluente e chiara ma non banale.
Lo consiglio agli amanti del genere, dopo aver letto - però - Il Suggeritore. E lo consiglio per questo Venerdì del libro.
Non ho mai letto nulla di Carrisi ma dopo le tue due recensioni positive, e' schizzato in cima alla mia lista!!,
RispondiEliminaIo sono già alla ricerca del successivo... rigorosamente in biblioteca visto che mi sono ripromessa di stoppare gli acquisti per un po'...
EliminaAnch'io non ho letto ancora nulla di questo autore,anche se ne ho sentito parlare. Li appunto entrambi. Grazie
RispondiEliminaCon altri autori mi è capitato di leggere titoli senza seguire l'ordine cronologico... e non è stato il massimo. Stavolta per fortuna ho iniziato dal primo... altrimenti diversi passaggi non li avrei capiti del tutto.
EliminaHo letto il suggeritore tutto d'un fiato, anche questo è tra i primi che mi sono ripromessa di leggere.
RispondiEliminaTi piacerà, se ti è piaciuto il primo... Il Suggeritore torna in ballo anche qui...
Eliminaciaooooooooo ero proprio alla ricerca di nuovi titoli! questo mi sembra molto accattivante! grazie!
RispondiEliminaInizia dal Suggeritore, però.... questo è il secondo ruond. Un bacio alla cucciola!
EliminaNon ancora letto niente di Carrisi ma, dopo aver letto la tua recensione, inserisco questo autore nella mia lista! Buona settimana
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