Anche io ho avuto un amico immaginario, da ragazzina. E con lui parlavo ogni volta che prendevo in mano il mio diario per raccontare, quotidianamente, ciò che mi accadeva. Lo ricordo ancora... mi rivolgevo a lui con tale affetto che ancora oggi al solo pensiero mi sento scossa da piacevolissimi brividi.
Potevo, sulla scia di ciò, non
lasciarmi incantare da Il mio amico immaginario di A.F. Harrold, con
illustrazioni di Emily Gravett? Oltre al titolo sono state proprio le immagini
ad attirarmi. Quelle figure bianche su fondo nero, quei colori che spuntavano -
quasi con timidezza - per dare un tocco di colore.
Mi è sembrata una copertina
particolare. Quando poi ho preso in mano il volume, in libreria, l'ho sentito
"massiccio" tra le mie mani, con una bella copetina rigida e immagini
all'interno... insomma, non mi sono fatta impaurire dal fatto che fosse tra i
libri destinati ai ragazzi e l'ho comprato. Per me.
Poi, in un secondo momento,
l'avrei messo tra i libri da leggere per i miei figli, quando sarebbe venuto il
momento giusto.
E vorrei segnalarlo per il Venerdì del libro di oggi.
E vorrei segnalarlo per il Venerdì del libro di oggi.
Dunque... il mio giudizio non è
del tutto positivo soprattutto se penso che è suggerito dai dieci anni. Visto
che mia figlia è alla soglia dei dieci anni, l'ho immaginata con questo libro
tra le mani tra qualche mese e ciò che ho visto nella mia mente non mi è
piaciuto.
La storia è quella di una bambina
che ha un amico immaginario... un amico non reale che però, per lei, è come se
lo fosse visto che ci gioca, ci parla, lo vede attorno a se. Rudger è il nome
di questo amico speciale e lei, Amanda, è la sua amica reale che però rischia di
perderlo.
Si tratta di un viaggio
fantastico che vede i due speciali amici allontanarsi e riavvicinarsi. C'è un
cattivo, c'è una storia tenera (quella tra la mamma di Amanda ed il suo cane
immaginario) ci sono delle immagini piuttosto forti di un mangiatore di amici
immaginari (il cattivo) che letteralmente li inghiotte. Ebbene, sono certa che
questi passaggi in cui si descrive come si sazia quell'essere a mia figli non
piacerebbero affatto. Ovviamente questo non vuol dire che non sia una buona
lettura ma... mi è sembrata una storia di fantasia con lo sfondo velaamente (?)
noir con ambientazioni sottolineate, in tal senso, anche dalle illustrazioni in
bianco e nero.
E' l'ambientazione di fantasia ad
essere un tantino noir, con questo cattivo che va a caccia di amici immaginari
per cibarsene ed allungare, così la sua vita.
Vincerà il bene o il male? Si
potranno porre dei limiti alla fantasia?
Le avventure non mancano, sulle ali della fantasia.
Io onestamente non so se sia
adatto per mia figlia... Magari quando sarà più grande, oltre i dieci anni.
Perchè gli amici immaginari hanno forse un'età?
Da come lo descrivi mi ispira ma, appunto, forse non per i dieci anni!
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