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domenica 23 ottobre 2016

Tutte le donne di (C. Bonvicini)

La prima cosa che mi viene in mente nel parlare di questo libro è un interrogativo che mi ha posto mia figlia. "Tutte le donne di. Ma che titolo è?". Per lei, magari, è un titolo strano ma a me è sembrato fin da subito piuttosto significativo. Era chiaro che si sarebbe parlato di tutte le donne di qualcuno... e quel qualcuno risponde al nome di Vittorio.

Un uomo che di donne ne ha avute parecchie attorno: la prima moglie Ada e la loro figlia Paoletta, la seconda ed attuale moglie Cristina e la loro figlia Giulia, la sua amante Camilla, sua madre Lucrezia e sua sorella Francesca. Ognuna ha un motivo per prendersela con qualcuna delle altre donne: sono donne tradite, donne trascurate, donne che avrebbero voluto molto di più da quell'uomo... Eppure, improvvisamente, si trovano davanti ad una situazione che nessuna avrebbe mai immaginato. 
Vittorio è scomparso. 
E loro, tutte riunite attorno al tavolo apparecchiato per consumare la cena della vigilia di Natale, si trovano a fare i conti con loro stesse e con quello che è stato il rispettivo rapporto con Vittorio.
Ben presto sarà proprio l'assenza di quell'uomo a creare un collante tra tutte loro, a ripristinare degli equilibri che fino a quel momento si erano mostrati alquanto precari. E l'attesa del suo ritorno passa quasi in secondo piano. 

Il libro è ben scritto e ben strutturato. L'autrice dà voce a tutte queste donne che si trovano a riflettere, ognuna in un diverso capitolo, sulla loro vita e sul loro rapporto con gli altri, in particolare con Vittorie e con le altre sue donne.
Emergono fragilità, ambizioni, convinzioni, paure che ognuna ha sempre celato agli altri ma anche a se stessa, a ben guardare. L'assenza di Vittorio impone un'analisi approfondita ma anche divertente delle varie situazioni che lui stesso ha lasciato in sospeso con la sua assenza.

Inizialmente si teme per la sua vita ma solo di passaggio. Ben presto ci si renderà conto che Vittorio se n'è andato volontariamente. 
Ma dove è finito? Perchè è scappato? 

Sarà il caso di dare voce proprio a lui, a Vittorio, per capire cosa l'ha motivato ad abbandonare tutte le sue donne.
Mi sono sempre sentito controllato da tutte - madri mogli figlie sorelle o amanti che fossero - responsabile per tutte - sempre in dovere di dare o non dare spiegazioni al plurale. Non potevo che abbandonarle in gruppo, in un colpo solo!
Una piccola curiosità. L'autrice ad un certo punto, nel descrivere il commissario che svolge le indagini per la scomparsa di Vittorio, fa riferimento ad un personaggio a me caro.
Non ha il fascino di un commissario norvegese alcolizzato, per esempio.
Mi sembra proprio di conoscerlo, un tipo così!

Concludendo, è un libro che consiglio. Farà divertire ma anche riflettere. A tratti divertente, è vero, ma non di certo banale.

Questo libro mi permette di partecipare alla quarta tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori.

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