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mercoledì 21 settembre 2016

Greta che vola (S. Roncaglia)


Greta è una bambina vivace, un po' maschiaccio. Ama giocare, correre, saltare e fa innervosire la sua mamma che, invece, all'etichetta ci tiene, eccome! 

Quando Greta decide di fare uno scherzetto all'insegnante di inglese arriva l'occasione giusta per punire la bambina e spedirla in una struttura in cui verrà educata a dovere. Sembra quasi che i suoi genitori perfettini non aspettassero altro. Lei ci casca come una pera cotta e serve loro l'occasione su un piatto d'argento.

Ecco che Greta lascia la sua casa e la sua sorellina (oltre che mamma e papà) per frequentare le scuole medie in un posto di classe, dove le bambine ribelli vengono educate ad essere bambine eleganti e a modo.

Greta che vola è un racconto di fantasia, parecchia fantasia. La protagonista è una bambina che si troverà a vivere una particolarissima esperienza dopo aver subito una trasformazione, anche fisica, che la porta ad essere così come la sua mamma vorrebbe ma che la snatura un bel po' visto che lei, di carattere, non è proprio così!

Ho letto questo libro - della collana Il battello a Vapore serie arancio - su suggerimento di mia figlia che lo ha particolarmente apprezzato. Visto che lei segue spesso i suoi consigli anche io ho voluto seguire il suo. E poi ero reduce da una lettura piuttosto importante e pesante ed avevo bisogno di evadere un pochino.

E' un racconto scorrevole, ben scritto, che propone una riflessione sulla diversità, sull'accettazione dell'altro così com'è, senza voler necessariamente cambiare la sua indole. 
La sorellina di Greta, dopo i tre anni di scuola lontana da casa, non riconosce del tutto sua sorella. E' lei, la piccolina di casa, a rendersi conto che ora quella sorella maggiore è diversa, non è lei. E l'aiuterà a tornare se stessa, a tornare in se.

Il finale è aperto: Greta vive un'esperienza che la porta lontana da casa anche dopo essere tornata nelle vesti di vera signorina. L'autrice non propone un vero e propri finale. Non c'è, tanto per capirci, il classico e vissero felici e contenti. Lascia molto all'immaginazione del lettore.

Consigliato dai nove anni. 
Di questa collana ammetto di aver letto storie che mi hanno coinvolta maggiormente. E' comunque una storia piacevole.
 
Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 5: un nome femminile nel titolo.

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