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domenica 21 agosto 2016

Il telefono senza fili (M. Malvaldi)

Ci ho messo un po' (rispetto alla sua uscita) a prendere tra le mani il libro Il telefono senza fili di Marco Malvaldi e mi sono resa conto, a lettura ultimata, che avrei dovuto iniziare dal primo della serie del Bar Lume prima di arrivare a questo. Pur proponendo personaggi ed ambientazione già noti ai lettori di Malvaldi, comunque, la storia ben si comprende anche senza i tasselli precedenti.
Avevo partecipato tempo fa alla presentazione del libro e, ora che l'ho letto, ho avuto conferma della positiva impressione che mi fece allora.

La location è quella del BarLume in località Pineta: i vecchietti che si ritrovano quotidianamente al bar sono alle prese con il caso della scomparsa di una donna. Eh si, sono alle prese... visto che le chiacchiere da bar montano in fretta un caso tanto da farlo diventare realmente tale, con tanto di indagine della polizia bella e buona.
Da un pettegolezzo si arriva in fretta ad altro. Ed il bar è uno dei luoghi più consoni in cui il pettegolezzo si gonfia, si gonfia fino ad esplodere.

La signora scomparsa risponde al nome di Vanessa Benedetti. Con suo marito gestisce un agriturismo e, a quanto pare dopo un litigio, è misteriosamente scomparsa. La notizia passa di bocca in bocca fino a diventare una certezza: c'è da aprire un'indagine perchè la signora è stata ammazzata da suo marito. Non ci sono più dubbi.
Ecco, dunque, che la situazione prende una piega del tutto particolare tanto che si arriva ad avere un morto vero, un vero cadavere. Non è chiaro, però, se si sia trattato di un suicidio o di un omicidio e quanto questa faccenda sia collegata alla scomparsa della signora.

Malvaldi propone una storia divertente, con un linguaggio che di per se fa sorridere, con la descrizione di personaggi davvero singolari e nei quali si potrebbero ritrovare tanti nonnetti di casa nostra, alle prese con le chiacchiere di paese.
Propone anche la figura di Massimo, il "barrista", che tenta di tirare le fila accanto alla nuova commissaria che ha preso le redini della situazione.
Trovo che sia una lettura divertente, scorrevole, non banale anche se la leggerezza dei personaggi potrebbe farlo pensare. C'è un caso, anzi non solo uno, da risolvere e viene proposto il ritratto di una cittadina comune a tante altre, quelle in cui il sentito dire passa di bocca in bocca tanto da prendere le fattezze di una consolidata realtà. Salvo poi...

Ho molto apprezzato il formato del libro - Sellerio editore Palermo - molto comodo da portare in borsa e da tenere tra le mani anche durante le posizioni più assurde che si assumono sotto gli ombrelloni. 
Anche la qualità della carta ha aggiunto un punto a favore di questa lettura: si tratta di carta Palatina prodotta dalle Cartiere di Fabriano con materie prime provenienti da gestione forestale sostenibile. Al tatto mi è piaciuta molto. Io amo avere libri tra le mani, sentirli, sfogliarli (ancora non riesco a convertirmi agli ebook) e questa carta mi è piaciuta in modo particolare.

Con questa lettura partecipo alla terza tappa della Challenge Le Lgs sfidano i lettori, per l'obiettivo n. 3: un libro recensito nel blog Desperate Bookswife.

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