La libreria degli amori inattesi è il primo romanzo in assoluto 
che ho letto in e-book. Dopo una lunga reticenza nel prendere in mano un 
libro in questo modo – bhè… ho avuto in mano un 
dispositivo per la lettura… non un libro – ho superato il mio 
scetticismo ed ho voluto provare anche io con un libro nel formato digitale. 
Per fare ciò ho approfittato del tablet che mio marito ed i miei 
figli mi hanno comprato in occasione del mio 40° compleanno e che, lo 
ammetto, non avevo poi sfruttato più di tanto avendo sempre a 
disposizione un pc tutto per me e non avendo particolari necessità di 
utilizzarlo fuori casa. 

Con l’e-book l’ho messo al lavoro a 
pieno regime e devo dire che... non è stato affatto male. 
 
Ma andiamo con ordine. 
Il romanzo che ho scelto per iniziare la mia 
avventura con la lettura digitale mi ha incuriosita dalla copertina: 
l’idea che si parlasse di libri e di amori mi piaceva. Ed anche di 
animali, di cani nello specifico… argomento richiamato dal buffo 
musetto del cagnolino sempre in copertina.
Il romanzo racconta la storia di Michelle e di Anna: Michelle va a vivere 
in una nuova città ed è sola. Incontra Anna in un singolare 
locale nel quale possono entrare anche i cani e diventano amiche.
Michelle è una donna molto indipendente, con un particolare fiuto 
per gli affari e maniaca dell’ordine. Si è lasciata dietro le 
spalle una famiglia ed una storia che non vuole ricordare, tanto da 
nasconderla (almeno fino ad un certo punto) a tutti coloro che 
incontrerà nel suo cammino.
Un passaggio, mi è piaciuto, riferito proprio a Michelle:
"Aveva plasmato la propria vita intorno a quell'unica notte, come un albero che cresca tutto storto intorno a un muro, con l'unico scopo di nasconderlo, senza mai ramificarsi verso l'esterno. Solo verso l'interno".
Anna è una donna felicemente sposata, matrigna di tre figlie nate 
dal primo matrimonio di suo marito. E’ una casalinga organizzata che 
vorrebbe tanto avere un figlio tutto suo.
I destini delle due donne si incrociano e tra le due avrà un ruolo 
molto particolare una libreria: un luogo in cui Anna si trova perfettamente 
a suo agio nella veste di direttrice, un po’ meno Michelle seppur 
nella veste di proprietaria.
Il romanzo si legge bene anche se, non ho potuto non notarlo, ci si 
imbatte in diversi errori di battuta.
Parla di lavoro, di letture, di amori, di delusioni… Si parla di 
maternità ma anche di storie passate mai dimenticate ed un futuro 
incerto per l’uno o per l’altro motivo.
Entrano in gioco anche dei simpatici cagnolini che fanno davvero tenerezza 
in più occasioni: il loro legame con gli amici umani, il valore 
terapeutico della loro vicinanza, la discrezione con cui sembrano capire le 
cose prima degli altri.
Non voglio dire di più della trama per non togliere il gusto della 
lettura ma mi limito a qualche considerazione personale.
Il romanzo mi è piaciuto non solo per le storie narrate, capaci di 
incuriosire senza richiedere un’eccessiva attenzione (è un 
romanzo che si legge con una certa disinvoltura, non è cervellotico 
ne’ di difficile comprensione come a volte capita nelle storie troppo 
intricate e contorte) ma anche per il ruolo che ricoprono i libri.
Solo alla fine ho letto, sulle ultime parole delle note 
dell’autrice, che questo libro è dedicato a chiunque legga ad 
alta voce e a chiunque ascolti, ma soprattutto a mio padre, che non si 
è mai lamentato quando gli ricordato che aveva “saltato un 
pezzo”. 
Bhè, io sono una mamma che da sempre legge a voce alta 
ai suoi figli, sono una lettrice volontaria (come Anna nel libro) che ha 
letto per degli anziani (come Anna) oltre che per un uditorio fatto di 
bambini… e l’idea di lavorare in una libreria (come Anna) mi 
affascina un bel po’. Come potrebbe non piacermi una storia 
così? Non sapevo che avrei trovato parecchie cose in comune con una 
delle protagoniste ma già dagli indizi trovati in copertina avevo 
pensato che fosse il libro per me. Non sbagliavo. Non è un capolavoro 
della letteratura, sia chiaro. E’ un romanzo che si lascia leggere e 
dà anche alcuni spunti di riflessione, a ben guardare.
Credo di aver fatto una buona scelta.
Sul fatto di averlo letto in e-book e non con la mia amata copia cartacea 
tra le mani?
Bhè… è stata un’esperienza positiva. La mia 
vista non si è stancata più del solito (lavorando molto al pc 
temevo problemi di affaticamento dovendo leggere su un dispositivo), non ho 
mai avuto mal di testa (o per lo meno non più del solito) ed è 
stato divertente.
Non ho comprato un apposito lettore ma ho scaricato sul mio tablet una app 
gratuita del Kindle di Amazon e devo dire che funziona alla perfezione.

Nel momento in cui viene acquistato il libro e scaricato seguendo le 
relative istruzioni compare la copertina cliccando sulla quale si può 
iniziare a leggere. Vengono indicate le pagine che mancano alla fine e si 
può conoscere la percentuale di pagine mancanti con un semplice 
tocco… Forte! Ma non solo: se il tablet è in collegamento 
internet si ha anche accesso ad un vocabolario istantaneo: toccando la 
parola di cui si vuole conoscere il significato compare la relativa 
spiegazione. Chi è abituato ad usare un tablet o un dispositivo di 
lettura di e-book si metterà a ridere davanti a quelle che, per me, 
sono state delle vere e proprie scoperte ma per me è tutto nuovo per 
cui chiedo venia… Mi sono divertita anche a scoprire altre funzioni 
come quelle legate alla possibilità di regolare la luminosità 
dello schermo, il segnalibro, le dimensioni dei caratteri. Certo, 
trattandosi di un tablet no né piccino e leggero come un apposito 
lettore di e-book ma mi va bene così.
 
E poi la sera ho potuto leggere a letto (non lo faccio quasi mai, a dire 
il vero) senza il bisogno di una lucina tutta per me: abbassando la 
luminosità dello schermo non sono stata di disturbo a mio marito come 
avrei potuto esserlo con una lucina sul comodino. Certo, il tablet deve 
essere sempre carico per non correre il rischio di vederselo spegnere tra le 
mani ma ho notato che il consumo della batteria non è poi eccessivo e 
basta solo organizzarsi.
Esperienza positiva, che ripeterò… anche se continuo a 
comprare anche libri cartacei (almeno per il momento”.
Ps. in coda al libro sono elencati parecchi titoli di libri per ragazzi 
consigliati da Anna. Sono libri realmente esistenti e ne ho letti solo 
alcuni… potranno essere un ottimo spunto per letture future con i 
miei cuccioli.